Pubblicato il 25/06/2014, 11:33 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – COSA, DOVE E QUANDO VUOI: LA TV DEL FUTURO È GIÀ QUI

Mediaset all’avanguardia, Sky sperimenta, la Rai progetta. Ecco i servizi su misura nei palinsesti “fai da te”.meta name=”news_keywords” content=”il giornale, palinsesti, rai, mediaset, sky

Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 25, di Alexis Paparo.

Cosa, dove e quando vuoi: la tv del futuro è già qui

Mediaset all’avanguardia, Sky sperimenta, la Rai progetta. Ecco i servizi su misura nei palinsesti “fai da te”.

Guardare solo i programmi che ci interessano, all’ora e sul dispositivo che vogliamo. Computer, smartphone, tablet, console e tv. Magari pure a un prezzo appetibile. Senza vincoli, se non quello di una connessione internet veloce. Entrare finalmente nell’ era del potere al telecomando, o al mouse o controller che dir si voglia. Ma bando ai facili entusiasmi. Perché il tutto è subito non sta di casa qui, ancora. La medaglia per chi ha visto più lungo, e prima, degli altri va a Netflix, società statunitense che nel 2008 ha saputo reinventarsi come tv di streaming online. Oggi offre, in America, in molti Paesi europei ma non in Italia, un catalogo a rotazione di 75mila film, serie tv e produzioni proprie.

In Italia l’arrivo a breve termine di un’offerta di questo tipo è fantascienza, ma qualcosa si muove. Piccoli passi, visto che «il fenomeno di erosione dell’ascolto dei canali generalisti avantaggio di quelli tematici, gratis e a pagamento, si è stabilizzato», spiega Marco Paolini, direttore marketing strategico di Mediaset. Ma passi inesorabili. E se l’obiettivo è aumentare gli spettatori, si deve guardare verso chi snobba i canali generalisti ma trova costosi gli abbonamenti alle pay tv, scarica illegalmente i programmi che gli interessano, ma pagherebbero volentieri un servizio efficiente. Quelli che agognavano l’arrivo di Netflix, per intenderci, e sono rimasti delusi.

Ma se la tv americana non sbarca in Italia non è detto che non possano esserci servizi simili, nati a casa nostra: come Infinity, piattaforma di video on demand di Mediaset lanciata a dicembre 2013, e Sky Online, attivo dal marzo scorso. Entrambi sono compatibili con pc e mac, tablet e smart tv Samsung, playstation e, entro l’estate, anche con l’Xbox. Infinity offre un catalogo di 5mila film, dai classici a titoli di 4-5 anni fa, mentre per quelli più recenti è previsto un costo ulteriore. Si sommano programmi, cartoni animati e 20 serie tv, tra cui la prima visione assoluta di Orange is the New Black. Tutto con un solo abbonamento, a 9,99 euro al mese, senza obbligo di rinnovo. Dai 3 ai 5 euro invece il costo dei programmi singoli. Un po’ più limitata l’offerta cinematografica Sky, che di contro però, oltre a film e serie tv recentissime offre anche lo sport a p adire da 5 euro a evento.

Con i «ticket mensili» Cinema, a 19,99 euro, si accede agli 8 canali Sky Cinema, a una videoteca di circa 800 film e a 10 nuove pellicole a settimana. Con il pacchetto Serie TV, a 9,99 euro, si vedono i canali Fox, una trentina delle serie più apprezzate, tra cui The Walking Dead, House of Cards e produzioni Sky come Gomorra – La serie.

A distanza «MammaRai». Se nel 2009, anno di nascita della piattaforma Rai. Tv che permette lo streaming in diretta e la visione on demand dei programmi della rete, il servizio era all’avanguardia, oggi serve un restyling. Che avverrà entro l’anno, promette Pietro Gaffuri, direttore Rai Nuovi Media e Rai.net. «Riorganizzeremo la piattaforma e sarà più facile accedere ai contenuti – spiega – anche perché i numeri del maggio scorso, 93 milioni di pagine viste, 9 milioni e mezzo di utenti unici e un aumento del 90% rispetto a dicembre 2013, confermano che piace».

Le produzioni disponibili saranno, ben inteso, solo quelle Rai, perché «l’azienda non ha mai comprato i diritti internet delle serie straniere che vanno in tv». Il servizio è gratuito. Ma un investimento sul futuro non guasterebbe.