Pubblicato il 22/06/2014, 13:31 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: MEDIASET, DOPPIA PARTITA FRA MURDOCH E TELEFONICA

Domani la Lega calcio decide sui diritti della Serie A.

 

Rassegna Stampa: Il Sole24Ore, pagina 19, di Simone Filippetti

 

Media. Domani la Lega calcio decide sui diritti della Serie A
Mediaset, doppia partita
fra Murdoch e Telefonica

Si scrive Rupert Murdoch ma vuoi vedere che si legge Telefonica? Dietro l’affondo del tycoon australiano, signore mondiale delle tv via satellite, pronto a entrare nel digitale terrestre in Italia, i più maliziosi, tra gli osservatori, vi hanno voluto leggere una manovra a tenaglia del colosso spagnolo. Telefonica verso l’amico-nemico Mediaset. Il gruppo di tic dì Cesar Alierta è azionista di riferimento di Telecom Italia. E chi affitterà a Sky i canali per il digitale terrestre, con i quali andrà a fare concorrenza diretta al Biscione? Telecom Italia. Contemporaneamente, sempre Telefonica, in Spagna, ha cercato di liquidare Mediaset, socia nella piattaforma D+, con un’offerta super-allettante. È in corso una guerra nel mondo della tv: le compagnie telefoniche invadono il terreno delle tv. Perché con le tlc si guadagna sempre meno e coi contenuti, via telefonini e tablet, sempre più. Negli Usa il colosso At&t si è comprata DirectTv; Telefonica sta cercando di fare lo stesso in Spagna con D+. E ora sembra pure offrire una sponda (tecnologica) a Sky in Italia. Con meno dietrologia e più realismo, la verità è che i canali a pagamento sono sempre più il futuro dell’industria. E il contenuto pay per eccellenza è il calcio. La battaglia, di fatto, è solo una al momento: i diritti della Serie A, secondo scontro nella guerra sulle paytv. Il primo è stato la Champions League, vinto da Mediaset che ha soffiato a Sky l’esclusiva, dal 2015. Ecco che accaparrarsi la Serie A, sempre dal 2015, diventa cruciale per l’esito finale della battaglia. Logico che Sky tenti di tutto per avere almeno l’esclusiva del campionato. Non a caso ha fatto l’offerta più alta. Anche la partita in Spagna è legata suo modo al calcio: Telefonica ha messo sul piatto 355 milioni rispetto ai 30o previsti dai patti per comprare la quota che Mediaset ha in D+, pay-tv spagnola che Prisa sta vendendo appunto a Telefonica. La voglia di accettare la super-offerta è tanta, in casa Mediaset. Ma alla fine ha prevalso la logica industriale: uscire dalla Spagna vorrebbe dire fossilizzarsi sulla pay-tv di un solo paese, l’Italia, per dipiù recessione e dove da anni il mercato è fermo attorno ai 5 milioni di abbonati. Stretta tra due fuochi, Mediaset ha cambiato strategia. In Spagna ora cerca un accordo con Telefonica. Dietro il blitz su D+, si gioca anche una partita politica (gli interessi del premier Mariano Rajoy sul quotidiano El Pais, anch’esso di Prisa). Perciò meglio non avere un socio di minoranza. Ma forse a Madrid si sono resi conto che D+ è una partita costosa (1 miliardo per prendersela tutta, più un altro miliardo per risanarla) e che forse avere un partner può servire. «Nessuna tenaglia spagnola, ma di certo a Sky la perdita della Champions ha bruciato» nota un banchiere d’affari al centro delle vicende. Se Mediaset avrà l’esclusiva anche su satellite, ecco che Murdoch risponde, debuttando nel digitale terrestre, oggi terreno di Mediaset. «È più una Guerra Fredda: si mostrano le testate nucleari per spaventare l’avversario», chiosa il banchiere. Alla fine, dice, prevarrà il buon senso. Domani, intanto, si decide in Lega per i diritti della Serie A.