Pubblicato il 11/06/2014, 12:02 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – CARLO DEGLI ESPOSTI, PALOMAR: «LE CIFRE DELLA FICTION E IL SUCCESSO DEL FORMAT»

Il presidente della casa di produzione, manda una lettera al quotidiano “La Repubblica” per rispondere a un attacco alla sua fiction “Braccialetti rossi”.meta name=”news_keywords” content=”carlo degli esposti, la repubblica, braccialetti rossi, valentini, rai fiction

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 30, di G.V.

Le cifre della fiction e il successo del format

Carlo Degli Esposti

NELLA rubrica Il Sabato del villaggio si legge come esempio di possibile riduzione di spese Rai «mettendo mano al buco nero degli appalti e delle produzioni esterne: per citare solo un esempio, non c’è alcun motivo plausibile per cui un format di successo come “Braccialetti Rossi” debba costare 220 mila euro a puntata se viene prodotto per la tv spagnola e oltre un milione se viene realizzato per quella italiana». La cifra indicata si riferisce solo all’apporto della Tv Catalana per la messa in onda regionale di una puntata di 50′ e non può essere paragonata all’apporto di coproduzione di RAI Fiction per quasi tutti i diritti italiani di una puntata da 100′, cioè il doppio!

Si omette che la serie è stata acquistata dal network nazionale spagnolo e che i diritti internazionali, Italia esclusa, sono stati acquistati da Steven Spielberg che ha già prodotto una puntata pilota il cui costo si aggira tra 6 e 8 milioni di dollari. Un pirla pure Spielberg? Quindi molti errori ma il più grave è quello di aver fatto apparire una bella operazione produttiva della Palomar, e un gesto di grande coraggio di Rai Fiction per aver affrontato temi fino ad allora esclusi dalla programmazione televisiva, come una vicenda torbida da cui la Rai si dovrebbe allontanare. Forse la Rai per avere un futuro migliore si dovrà allontanare da tante cose ma non da gesti e da investimenti come quello di Braccialetti Rossi e in generale da quello che produce la Palomar (tra gli altri Perlasca, Montalbano, Falcone, Banali, Di Vittorio) perché sono sempre stati ottimi affari che hanno portato al più basso costo orario con i massimi risultati di share.

 

Le cifre riportate mi sono state fornite, nei termini e nei rapporti riferiti nell’articolo, da una fonte più che attendibile: un alto dirigente della Rai, alla presenza di diverse altre persone. (g.v.)