Pubblicato il 30/04/2014, 10:04 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA – PIERSIVLIO BERLUSCONI NON VUOLE VENDERE PREMIUM, CERCA ALLEATI

Il Biscione torna in utile. Via all’integrazione tra le attività pay Tv di Italia e Spagna. Piersilvio Berlusconi: «Non le vendo, ma cerco alleati».meta name=”news_keywords” content=”libero, mediaset, premium, pay, piersilvio berlusconi

Rassegna stampa: Libero, pagina 24, di Nino Sunseri.

Mediaset da Premium: «Aperti a partnership

Il Biscione torna in utile. Via all’integrazione tra le attività pay Tv di Italia e Spagna. Piersilvio Berlusconi: «Non le vendo, ma cerco alleati».

Mediaset non si abbandona all’ottimismo sulle prospettive dell’economia italiana e del settore media, ma è pronta a investire dopo anni di spending review puntando sul progetto di sviluppo internazionale della pay Tv, che non è in vendita ma potrebbe aprirsi a un partner internazionale. È questo, in sintesi, il messaggio che i manager del gruppo hanno voluto dare agli azionisti chiamati ad approvare il bilancio 2013 chiuso con un risultato netto positivo di 8,9 milioni dopo la traumatica perdita del 2012. Dopo qualche mese di valutazioni, Mediaset ha annunciato che intanto intende portare avanti l’integrazione tra le attività pay di Mediaset in Italia (Mediaset Premium) e quelle spagnole, dove tramite Mediaset Espana il gruppo controlla il 22% di Digital Plus.

«La nostra volontà è fare la newco, poi decideranno i cda di Mediaset e Mediaset Espana che stanno lavorando sul valore da allocare al veicolo», ha detto in conferenza stampa il vicepresidente Piersilvio Berlusconi chiarendo in sostanza che l’operazione non è più in fase di studio ma che si farà. Premium dunque, ha sottolineato più volte il manager, «non è in vendita», ma alla luce del progetto di sviluppo delle attività pay in Italia e Spagna «avere un partner industriale che lavori con noi è una cosa che guardiamo favorevolmente». I contatti ci sono, da tempo, con «numerosi gruppi internazionali» che si sono mostrati interessati a Premium. «Non sono stati firmati accordi vincolanti», ha sottolineato il vicepresidente che però ha glissato sulla possibilità di intese non vincolanti già raggiunte. La stampa ha parlato in particolare di memorandum di intesa stretti con Canal Plus di Vivendi e con la tv del Qatar Al Jazeera per l’avvio della due diligence. Nessun nome è emerso sui soggetti con cui Mediaset «sta dialogando» e si è anzi più volte sottolineato che «le opzioni sul tavolo sono tante».

Resta aperta, in particolare, la questione di Digital Plus, dove la quota di Mediaset Espana potrebbe crescere se decidesse di esercitare, con o senza l’altro socio di minoranza Telefonica, il diritto di prelazione sulla partecipazione di maggioranza in mano a Prisa. «In termini generali, possiamo dire che chiunque voglia crescere in Europa nella pay Tv deve passare da noi», ha sintetizzato Piersilvio Berlusconi. Il contesto resta comunque ancora difficile. Il presidente Fedele Confalonieri ha parlato di un utile «fragile» come la ripresa dell’economia italiana. «Il clima è importante (…), ma i dati invitano alla prudenza, la pubblicità non ha ancora smesso di decrescere. Ora si intravede, in primavera, un mercato più dinamico e una lieve tendenza al più. Nei fatti, i nostri ricavi dobbiamo considerarli ancora stabili e l’aver ridimensionato i costi, insieme ad alcune operazioni finanziarie ben riuscite e al miglioramento del debito, ci consente anche di riprendere a investire», ha detto Confalonieri.

L’ad Giuliano Adreani si aspetta che il 2014 sia «un anno leggermente migliore del 2013». Intanto i primi tre mesi di raccolta in Italia (Publitalia) sono intorno a -1%, nei primi quattro «ci stiamo avvicinando al pareggio in un mercato nel complesso ancora negativo», ha detto.