Pubblicato il 15/03/2014, 18:29 | Scritto da La Redazione

#CAXXATE ALDO GRASSO NON SCRIVE PIÙ DI TV. MUCCIANTE PROMOSSO DOPO IL CROLLO DI RADIO2. LA BIGNARDI TIRA IL PACCO A RUGGERI

Il decano dei critici televisivi in una settimana scrive due articoli sulla storia da esule istriana di Lidia Bastianich, ma perché? E poi, perché Gubitosi ha scelto un direttore per Radio1 che ha fatto molta fatica in un’altra rete? E davvero la conduttrice de “Le invasioni barbariche” vuole farci credere che non è lei a scegliere i suoi ospiti?meta name=”news_keywords” content=”aldo grasso, flavio mucciante, radio1, masterchef, lidia bastianich, enrico ruggeri, daria bignardi

ALDO GRASSO E LA SUA FISSAZIONE SUGLI ESULI ISTRIANI

C’è qualcosa che non capisco, tra le tante, del perché il critico televisivo del Corriere della sera sia così fissato con la storia degli esuli istriani. Settimana scorsa, in piena bufera per il finale flop in diretta di Masterchef, Aldo Grasso ha pensato bene di ricordare che Joe Bastianich è figlio di un’esule istriana, Lidia. Proprio la signora Bastianich e la sua storia di esule e di emigrata sono protagoniste dell’articolo di oggi, che per alcune righe commenta il successo di Junior Masterchef (di cui Lidia Bastianich è giudice) e per il resto invece si occupa di storia italiana. Ma perché? Se il signor Grasso si è stancato di scrivere di tv (lo posso anche capire dopo tutti questi anni) potrebbe tranquillamente farsi da parte e lasciare il suo posto a qualcuno che invece ne ha voglia. Oppure, facendo parte dell’old economy, è probabile che il decano dei critici tv faccia fatica a recensire i prodotti di nuova generazione come Masterchef e quindi preferisca confondere le acque e i lettori con lezioni (non richieste) di storia. In qualsiasi caso, perché il suo direttore non gli dice che è fuori tema o che spesso scrive #caxxate?

 

MUCCIANTE: DOPO IL FLOP A RADIO2, LA PROMOZIONE A RADIO1

Finalmente il nodo della direzione Radio1 è stato sciolto. Il direttore generale di Viale Mazzini Luigi Gubitosi ha fatto fuori il berlusconiano Antonio Preziosi e, con una scelta interna, ha promosso Flavio Mucciante da Radio2 all’ammiraglia. Tutti felici, perché non si è andati fuori a fare spese come al solito, ma si è scelto un uomo azienda. Perfetto. Ma nessuno si è posto il problema che la gestione di Flavio Mucciante di Radio2, dopo i successi di Sergio Valzania, in questi anni è stata alquanto fallimentare? Perché promuovere un direttore che ha fatto fatica a gestire un’altra rete? Gli ultimi dati, usciti a metà febbraio, danno Radio2 in calo e quindi quale è la logica di questa promozione? Attendiamo risposte dal direttore Gubitosi, perché così la sua decisione ci sembra proprio una #caxxata.

 

DARIA BIGNARDI TIRA IL PACCO A ENRICO RUGGERI

Ma la perla più bella della giornata è la fregatura che Daria Bignardi ha dato a Enrico Ruggeri, raccontato dal cantante milanese sui suoi social: «Il 19 Marzo non sarò a Le Invasioni Barbariche. La mia partecipazione era stata concordata in virtù di un mio intervento del 28 febbraio per uno scherzo (bruttino) fatto ad Alessio Boni. In quell’occasione Daria Bignardi aveva annunciato il mio ritorno, appunto, il 19 di questo mese. Ieri la redazione ci ha contattato annullando l’appuntamento. I motivi addotti sono stati questi: il programma è in crisi di ascolti e gli ospiti vengono scelti dalla Rete e non dalla redazione, né dalla conduttrice.
 Se così fosse sono molto rammaricato per Daria Bignardi, non più in grado di decidere la linea della trasmissione, né di mantenere la parola data, cosa gravissima per una persona che difende valori e cultura. 
In realtà credo che l’ascolto della canzone L’onda abbia determinato questa maldestra e disonorevole retromarcia: forse il testo del brano ha messo in imbarazzo qualcuno e in questi casi, in ossequio a una strategia le cui conseguenze subisco da anni, si preferisce il silenzio al dibattito». Se è uno scherzo è geniale, se è tutto vero, invece, la conduttrice de Le invasioni barbariche ha fatto davvero una #caxxata e una pessima figura.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto, da sinistra, Aldo Grasso e Flavio Mucciante)