Pubblicato il 14/03/2014, 11:32 | Scritto da La Redazione

BOOM DI “JUNIOR MASTERCHEF”, CHE FA MEGLIO DELLA VERSIONE SENIOR

BOOM DI “JUNIOR MASTERCHEF”, CHE FA MEGLIO DELLA VERSIONE SENIOR
Noi di TVZOOM avevamo visto in anteprima un estratto della prima puntata e da subito avevamo capito il potenziale del programma. Bene la rivelazione Borghese, perfetta la gestione dei bambini in relazione alla gara.meta name=”news_keywords” content=”junior masterchef, sky uno, alessandro borghese, andrea scrosati, masterchef“ Adoro quella perversa sensazione del secchione che dice: «Lo sapevo, ve […]

Noi di TVZOOM avevamo visto in anteprima un estratto della prima puntata e da subito avevamo capito il potenziale del programma. Bene la rivelazione Borghese, perfetta la gestione dei bambini in relazione alla gara.meta name=”news_keywords” content=”junior masterchef, sky uno, alessandro borghese, andrea scrosati, masterchef

Adoro quella perversa sensazione del secchione che dice: «Lo sapevo, ve l’avevo detto». Ebbene sì, ve l’avevo detto (leggete qui): Junior Masterchef è un successo. I dati della prima puntata sono lì a confermarlo, superando il debutto dell’edizione senior di quest’anno, che già aveva battuto ogni record. In una serata già di per se competitiva (gli ascolti monstre di Don Matteo, Servizio pubblico che raddoppia gli ascolti de La7, Mistero su Italia 1), ieri c’era anche lo scontro di Europa League tra Juventus e Fiorentina e poi anche il Napoli in campo. Nonostante tutto, i bambini impegnati nel cooking show di Sky Uno sono andati ben oltre le più rosee aspettative che, a detta della rete, erano intorno ai 300mila contatti. E invece le prime due puntate di selezione hanno registrato al primo passaggio un ascolto medio di 700mila spettatori complessivi, 766 mila se consideriamo i passaggi successivi. In particolare, il primo episodio è stato visto ieri da 928mila spettatori medi, con una permanenza del 71% e share su Sky Uno del 2,5%, mentre il secondo, che ha definito il cast dei 14 piccoli concorrenti, è stato seguito da 603mila spettatori medi, il 69% di indice di fedeltà e share su Sky Uno dell’1,9%.  Un altro dato impressionante è che negli altri Paesi le versioni Junior fanno circa il 50% di ascolti in meno delle versioni Senior, mentre da noi i dati si equivalgono.

Dove cercare gli elementi di questo successo: innanzitutto nei bambini, nella loro spontaneità e imprevedibilità, ma soprattutto nella perfetta gestione dell’emotività dei piccoli concorrenti con la suspense della gara. I giudici hanno ricoperto perfettamente i loro ruoli: il rigore bonario dello chef stellato Bruno Barbieri, l’approccio materno di Lidia Bastianich e l’assoluta rivelazione Alessandro Borghese, un fratello maggiore che corregge gli errori, ma incoraggia sempre e comunque, cercando costantemente un sorriso sdrammatizzante anche quando la ciotola si ribalta, rovinando il piatto. E poi complimenti ad Andrea Scrosati (vice presidente di Sky Italia), che nella settimana difficile del dopo finale di Masterchef (caso scommesse, affaire Barilla, diretta fallimentare) ci ha messo la faccia senza scappare, gestendo la situazione e tirando fuori dal cilindro un coniglio dopo soli sette giorni.

Ieri su Twitter, #jrmasterchefit è stato top trend per tutta la serata, i soliti idioti gridavano allo scandalo per la competizione che traumatizzerebbe i bambini. Ecco, io non sono padre, quindi parlo in relazione alla mia infanzia: ma scusate, i bambini di oggi non fanno più le gare di nuoto, di sci, di judo, le corse campestri, i tornei di tennis, di calcio, basket? Perdere a judo è meno traumatizzante che perdere per un soufflé venuto male?

Lo so, sono un fan di questo programma e da ieri sono un groupie della versione Junior: per me la scena del piccolo italo-norvegese Lars con il pepe vale un Telegatto.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto i tre giudici, Alessandro Borghese, Lidia Bastianich e Bruno Barbieri, con i concorrenti delle prime puntate di Junior Masterchef)