Pubblicato il 12/03/2014, 17:02 | Scritto da La Redazione

ALESSANDRO BORGHESE: «MI DIVERTO CON I BAMBINI A “JUNIOR MASTERCHEF” E CUCINO A TEMPO DI ROCK COL MIO “KITCHEN SHUFFLE”»

Faccia a faccia con uno dei giudici del cooking show “Junior Masterchef”, ai blocchi di partenza giovedì 13 marzo in prima serata su Sky Uno. «Ben vengano i format di cucina, sono educativi e raccontano la tradizione italiana», dice lo chef.meta name=”news_keywords” content=”<alessandro borghese, junior masterchef, kitchen shuffle, sky >”

Ha qualche anello alle dita, le scarpe rockabilly, la chioma fluente. La cucina è il suo pane quotidiano, ma solo se abbinata alla musica di qualità. Alterna serietà a battute in romanesco, come un bambinone un po’ cresciuto, perfetto per fare il giudice a Junior Masterchef. «Più che un giudice, sarò un fratello maggiore dei concorrenti», dice Alessandro Borghese, lo chef più rock’n’roll della tv.
La cucina in tv non si ferma più. Adesso ne sono coinvolti anche i bambini.
«Ben venga, direi! Parlare di cucina significa raccontare la tradizione di un territorio e i territori italiani, a qualunque latitudine, ne sono ricchi. Finalmente, assieme al calcio e alla politica, la televisione sta valorizzando una parte decisiva della tradizione nazionale raccontando un percorso formativo per i più giovani, con un format adatto a tutta la famiglia».
Come ha trovato i ragazzini in gara?
«Preparatissimi. Conoscono a memoria le ricette dei grandi chef. Sanno identificare lo stile di un Cracco, di un Barbieri. Questo grazie a un contesto familiare favorevole. Molti di loro sono cresciuti in famiglie dove alla domenica si cucina la pasta all’uovo, si scelgono con attenzione le materie prime. E poi, lo spirito dei bambini ha un’arma in più…».
Qual è l’arma in più?
«Il loro spirito disarmante, l’innocenza con cui dicono le cose. Accompagnati da grande volontà e iniziativa. Io stesso mi sono stupito nella creatività dimostrata nell’impiattare».
Alessandro Borghese da bambino sarebbe stato un buon concorrente?
«Da bambino, anch’io ho gettato le basi per diventare ciò che sono oggi. Ho iniziato a cucinare con mio padre, napoletano doc, che alla domenica preparava il ragù e lo lasciava riposare sul fuoco dicendo: “Il ragù deve pensare”. Poi, una volta cresciuto, è arrivata la gavetta sulle navi: New York, Londra, San Francisco. Esperienze formative».
In Junior Masterchef sarete giudici severi ma anche amici e consiglieri dei giovani concorrenti…
«Il nostro ruolo è anche quello di aiutarli nella crescita e nel loro percorso. Dunque sì a piccoli aiuti, senza favoritismi».
Alessandro Borghese è uno chef appassionato di musica di qualità. Più volte ha dichiarato di non riuscire a lavorare al meglio senza un sottofondo musicale adeguato.
«Sai qual è il modo migliore di scegliersi il sottofondo? Lasciarlo decidere alla tracklist del mio Kitchen Shuffle. Un progetto musicale, uscito per Sony Music, in cui ho convogliato il mio amore per la musica e per la buona cucina. 30 storici brani, dal rock al jazz, dal blues all’hardcore, suddivisi in 6 percorsi musicali, accompagnati da 64 pagine di ricette ad hoc. Un modo per crearsi un personale percorso culinario e artistico, con i giusti abbinamenti».

 

Gabriele Gambini

(Nella foto Alessandro Borghese)