Pubblicato il 11/03/2014, 13:02 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: MAURIZIO COSTANZO «GIURO, NON SONO MORTO CARI IETTATORI MI ALLUNGATE LA VITA»

A settimane alterne circola la falsa notizia. Il giornalista ironizza con il quotidiano “La Repubblica”.meta name=”news_keywords” content=”maurizio costanzo, la repubblica, morte”

Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 53, di Silvia Fumarola.

Costanzo: giuro, non sono morto cari iettatori mi allungate la vita

A settimane alterne circola la falsa notizia. Il giornalista ironizza.

«A questo punto mi sono convinto che porti bene, perché è successo alla Vitti, a Villaggio… Ma negli ultimi mesi mi hanno dato per morto diverse volte. Vorrei dire allo iettatore che mi allunga la vita, quindi si regoli». Maurizio Costanzo ridacchia: «Non so più che fare per convincere questa persona che sono vivo: eppure faccio la radio in diretta, ho raddoppiato l’appuntamento su Rtl, faccio un programma su RaiUno, collaboro con TgCom, lavoro per la tv di San Marino. Si vede a occhio nudo che non vengo dall’oltretomba, ma se qualcuno vuole pensarlo lo pensi». Nello studio del quartiere Prati dove viene per scrivere, il padrone è il gatto Filippo. Dopo tante false notizie sulla sua morte, Costanzo vuole dire la sua, con l’ironia tutta romana di chi ne ha viste tante. Si sarà chiesto chi fa girare questa voce. «Evidentemente gira un necroforo che chiama le redazioni e sparge notizie, uno di quelli con l’aria di sapere tutto che fornisce dettagli, tipo: “È nella stanza 221″… Roba antica».

Questa notizia falsa è cominciata a circolare dopo il suo ricovero a Milano. «È successo a novembre, quando Berlusconi è venuto a trovarmi. Si è sparsa subito la notizia che ero grave, poi sono tornato a Roma e ho continuato a curarmi. Informo lo iettatore: sto bene, sto attento a quello che mangio e ho perso 5 chili. So che dopo una certa età e qualche acciacco nei giornali vengono preparati i “coccodrilli” preventivi, i pezzi per ricordare il caro estinto. I miei sono dieci anni che vengono aggiornati». Non dica così. «Lo so che funziona così, va bene. Mi dispiace deludere gli iettatori, quando sarà il momento li stupirò». Che vuol dire ai “nemici”? «Auguro loro lunga vita perché mi mancherebbe questo divertimento. I nemici quando fai ore e ore di tv sono silenti e numerosissimi, oggi sono sempre numerosi ma qualcuno parla. Frequento poco, ma nessuno dice niente: o leggi che sei morto o scopri che qualcosa non va perché qualcuno, improvvisamente, s’informa sulla tua salute».

Guarda ancora tanta tv? «Mi piace avere tempo per scrivere sto pensando anche a una serie in tv seguo le cose m’interessano: Quelli che il calcio, Quarto grado, Chi l’ha visto?. Ho seguito il Grande fratello, del quale personalmente non sentivo la mancanza, mi pare che sia uguale con una scenografia un po’ confusa. Abbiamo cominciato col Festival di Sanremo a vedere scenografie buie che non si capisce cosa rappresentino. Sarà un momento difficile per gli scenografi?».