Pubblicato il 10/03/2014, 11:02 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: LA CORSA A RADIO UNO RAI SI DECIDE AL FOTOFINISH

II dg Gubitosi vorrebbe Sorgi che però ha firmato per non tornare mai più in azienda. E l’alternativa non è migliore.meta name=”news_keywords” content=”radio uno, marcello sorgi, luigi gubitosi, il tempo, antonio preziosi

Rassegna stampa: Il Tempo, pagina 6, di Antonio Angeli.

La corsa a Radio Uno Rai si decide al fotofinish

II dg Gubitosi vorrebbe Sorgi che però ha firmato per non tornare mai più in azienda. E l’alternativa non è migliore.

Sembra di muoversi in un negozio di cristalli… e allarme, forse, la strategia migliore è non muoversi. Il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, come ha lui stesso annunciato nell’ultimo cda, si accinge a trovare un nuovo direttore per Radio Uno e per il Giornale Radio, cariche attualmente ricoperte da Antonio Preziosi. Di ufficiale, sul nome del successore, ancora nessuna indicazione. Chi è la persona gradita al diggì, comunque, l’hanno capito anche i sassi: Marcello Sorgi, scrittore, giornalista, amato da una «certa» sinistra, già direttore del Tg1 e del quotidiano La Stampa, del quale è editorialista. Sull’autore de «Le Amanti del Vulcano», però, pendono non solo le riserve dei consiglieri di centrodestra, ma anche della presidente Tarantola, non tanto sul personaggio in sé, quanto sul fatto che quando andò via dalla Rai firmò un accordo con il quale, a fronte di una buonuscita corposa, si impegnava a non rientrare mai più nella radiotelevisione pubblica. E mai più vuol dire mai più.

E poi, in epoca renziana, la predilezione dovrebbe andare a «soluzioni interne», tra professionisti attorno alla quarantina. Un’alternativa a Preziosi, nominato cinque anni fa in epoca berlusconiana, verrebbe indicata in Flavio Mucciante, direttore di Radio 2 e condirettore del Giornale Radio con delega al Gr2. Personaggio legato al mondo cattolico, tanto che la sua, più che una «soluzione interna», potrebbe apparire l’ennesima «soluzione politica». A suo favore, poi, non gioverebbero i dati di ascolto non esaltanti di Radio 2. L’impressione di molti è che o si guarda a una effettiva «soluzione interna» o forse è meglio lasciare le cose come stanno. Perché se si deve cambiare è sottinteso che il cambiamento deve essere per il meglio. Anche perché Preziosi, per il quale è ormai sfumata l’ipotesi Bruxelles, è un professionista che ha raccolto stima e rispetto. Ma il tempo stringe perché Gubitosi, se pure il suo contratto scade nel lontano 2015, viene dato ormai in partenza dalla Rai per una nomina importante: Eni o Poste. Insomma, se vuole fare la sua mossa la deve fare ora perché il consiglio di amministrazione Rai è in programma giovedì 13 e il diggì deve comunicare la sua proposta 48 ore prima del cda. Cioè domani. Una scelta al fotofinish.