Pubblicato il 03/03/2014, 13:00 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: PROCESSO MEDIASET E DIRITTI TV IL CAVALIERE PUNTA ALLA REVISIONE

Coppi al lavoro per un’istanza alla Corte d’Appello di Brescia, l’obiettivo è ribaltare la condanna.meta name=”news_keywords” content=”il mattino, silvio berlusconi, mediaset, revisione

Rassegna stampa: Il Mattino, pagina 13.

Processo Mediaset e diritti tv il Cavaliere punta alla revisione

Coppi al lavoro per un’istanza alla Corte d’Appello di Brescia l’obiettivo è ribaltare la condanna.

«È ancora in programma la richiesta di revisione del processo Mediaset». Lo ha spiegato il professore Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi insieme all’avvocato Niccolò Ghedini, aggiungendo che al momento «si sta raccogliendo il materiale». Resta dunque in campo l’ipotesi di un’istanza davanti alla Corte d’Appello di Brescia per cercare di ribaltare la condanna definitiva a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto, del Cavaliere che punta a ottenere l’assoluzione per il caso dei diritti-tv. Dell’istanza di revisione, uno strumento offerto dall’ordinamento giuridico che consente di cancellare una sentenza passata in giudicato, se ne era già parlato più di tre mesi fa. E se allora Berlusconi l’aveva data per certa e imminente, i suoi legali avevano frenato, parlando di ipotesi futura. Ma adesso pare che le nuove prove che si stanno raccogliendo, per lo più da Ghedini e dai suoi collaboratori, siano incoraggianti.

In sostanza sembra che il materiale contenga elementi che consentiranno, forse già entro l’estate, di depositare a Brescia una richiesta fondata. Già lo scorso novembre Coppi e Ghedini avevano spiegato di aver raccolto almeno sette nuove testimonianze se non di più (esclusa quella di Dominique Appleby). Il lavoro è proseguito in questi mesi e quando sarà concluso tutte le carte e le nuove prove saranno valutate dai due legali. E se ritenute concrete ed evidenti l’istanza sarà depositata. La richiesta di revisione comunque verrà esaminata dai giudici dopo la metà di aprile quando, si prevede, il Tribunale di Sorveglianza di Milano avrà ormai deciso sulla richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali presentata dal leader di Forza Italia per scontare la pena definitiva.