Pubblicato il 01/03/2014, 14:31 | Scritto da La Redazione

MASTERCHEF, SALVATORE: «LA CUCINA È LA MIA PASSIONE, MA NON ABBANDONEREI MAI IL MARE»

MASTERCHEF, SALVATORE: «LA CUCINA È LA MIA PASSIONE, MA NON ABBANDONEREI MAI IL MARE»
Il capitano di lungo corso è stato l’ultimo eliminato dal cooking show di Sky prima della finalissima. Ecco che cosa ha raccontato a TVZOOM.meta name=”news_keywords” content=”<salvatore, masterchef, almo, enrica, federico>”   Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Per questo, forse, Salvatore, capitano di lungo corso, dal giorno dell’iscrizione a Masterchef, […]

Il capitano di lungo corso è stato l’ultimo eliminato dal cooking show di Sky prima della finalissima. Ecco che cosa ha raccontato a TVZOOM.meta name=”news_keywords” content=”<salvatore, masterchef, almo, enrica, federico>”

 

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Per questo, forse, Salvatore, capitano di lungo corso, dal giorno dell’iscrizione a Masterchef, ha fatto così tanta strada. La sua non è stata una promessa da marinaio. Poco importa se è uscito prima della finalissima.
«Almo, Enrica e Federico sono più bravi di me», dice con attitudine teatrale, simpatica e baraccona da guappo napoletano (in realtà è di Piano di Sorrento).

So che lei è tifosissimo del Napoli. Tra uno scudetto e la vittoria a Masterchef, che cosa sceglie?
«Il Napoli tutta la vita. Mi spiace per tutto il resto, ma è una questione di cuore».
Incroci le dita e faccia riti scaramantici, visto che è stato eliminato. A proposito, ritiene giusta la sua eliminazione?
«Masterchef è un programma fatto benissimo, con un livello qualitativo molto alto. Dunque tutte le decisioni prese in merito alle eliminazioni, sono state corrette. Compresa la mia».
Niente recriminazioni verso i giudici?
«Loro sono tre mostri sacri. Io sono un pivello in cucina, se paragonato a loro. Ho vissuto tutta la competizione come un divertimento. Con impegno, certo, ma senza scordare che non era una questione di vita o di morte. La cucina deve essere passione e allegria».
Definiamoli, questi tre giudici!
«All’inizio, Bastianich era il mio personaggio di riferimento, mi piaceva molto. Ritenevo Cracco inaviccinabile, l’uomo di ghiaccio! Invece è molto alla mano, una delle cose che più mi hanno fatto piacere è stato il suo saluto, con i complimenti, quando sono stato eliminato. Oh, stiamo parlando di Cracco, il Maradona della cucina! Barbieri è più contenuto, è un po’ come quei padri che di giorno sgridano i figli, poi di notte, quando dormono, fanno loro delle carezze. Davanti alle telecamere non risparmiava le frecciatine, nel backstage era prodigo di consigli».
Adesso per lei che cosa succederà? Abbandonerà il mare?
«Giammai, io ho l’acqua salata nelle vene. La cucina è passione, non deve diventare ossessione. Mi piace il mio lavoro, così come mi piace cucinare per divertimento».
Ma se mai dovesse diventare un mestiere? Anche collaterale…
«Mi piace l’idea di trattoria, con pochi piatti, semplici, legati alla tradizione della mia terra».
Ci tolga una curiosità. Rachida, nel programma…
«Ah, ancora Rachida! Tutti che parlano di lei. Ha vinto il “Premio della critica”, mettiamola così».
È la vincitrice morale…
«Eh, no. Il vincitore morale sono io!».
Insomma, Rachida…
«Con me si è sempre comportata bene, non ha mai detto una parola fuori posto. E, ti dirò, tra i fornelli ci sa fare».

 

Gabriele Gambini
(nella foto, Salvatore)