Pubblicato il 15/02/2014, 14:01 | Scritto da La Redazione

GRILLO TWITTA: «MARTEDÌ SARÒ FUORI E DENTRO L’ARISTON»


Un tempo ciclone comico capace di scompaginare le acque del Festival, il leader del M5S avrebbe acquistato un biglietto per la sera del 18. E potrebbe improvvisare qualcosa fuori dal teatro e dentro. Scoppia il caso, come da copione.

Rassegna Stampa: Il Mattino, pagina 17, di r.s.

 

Il caso
Grillo twitta: «Martedì sarò fuori e dentro l’Ariston»

«Martedì sarò a Sanremo 2014. Prima fuori dall’Ariston e poi dentro»: ha twittato ieri Beppe Grillo. Un tempo ciclone comico capace di scompaginare le acque del Festival, il leader del M5S avrebbe acquistato un biglietto per la sera del 18. E potrebbe improvvisare qualcosa fuori dal teatro e dentro. Scoppia il caso, come da copione. Il piddino Anzaldi, segretario della Vigilanza Rai, chiede al presidente della commissione Fico (M5S) se davvero Grillo intenda «danneggiare la trasmissione di punta della programmazione del servizio pubblico». In rete il dibattito divampa. «Beppe Grillo cantagliene quattro», ha twittato Francesco Baccini. E pensare che un blitz Grillo lo aveva già promesso, senza mantenerlo, l’anno scorso: «Verremo a cantare a Sanremo», aveva scritto in un post intitolato «Che Fazio fa» in cui attaccava la Rai e il conduttore, reo a suo giudizio di aver firmato un contratto con l’azienda da oltre 5 milioni di euro per tre anni. Sarcastica la replica dell’anchorman: «Se hai due pezzi belli ti prendiamo!». Grillo è stato a Sanremo ben cinque volte negli anni ’80, come coconduttore e ospite. Nel 1978 con Stefania Casini, Maria Giovanna Elmi e Vittorio Salvetti. Nel 1984, ospite di Pippo Baudo, presentò i Queen. Il bis l’anno dopo. Poi, dopo l’esilio dalla tv pubblica per la battuta sui «socialisti ladri» al «Fantastico» del 1986, il ritorno all’Ariston nell’88 e, ferocissimo, nell’89, quando distrusse il festival, con attacchi ai cantanti, ai giornalisti e soprattutto al leader della Dc De Mita, al dg della Rai Agnes, a Martelli. Chiuse così: «Io vi faccio ridere e poi mi fanno un c …o così a me».