Pubblicato il 04/02/2014, 19:31 | Scritto da La Redazione

FICTION 2014: LA RAI FA FLOP CON L’IMPEGNO, MEDIASET CON IL “MELO” 


L’inizio dell’anno segna una flessione del comparto seriale delle generaliste, anche se Viale Mazzini è tenuta a galla da “Don Matteo” e da “Braccialetti rossi”.meta name=”news_keywords” content=”fiction, rai, mediaset, don matteo, braccialetti rossi, il trediscesimo apostolo

Funziona ancora il prete in bicicletta per borghi umbri, appaiono in crescendo le performance dei giovani ospedalizzati in Puglia con i braccialetti rossi, ma non sono andati bene i titoli più «impegnati» della Rai e, sul versante Mediaset, pare perdere colpi l’offerta ultra pop – melodramma, diavoli e preti esorcisti, provincia giallo, soap – che sembrava la ricetta con cui il Biscione poteva tornare a vedere funzionare decentemente questa linea industriale, dopo alcune stagioni difficili.

Il 2014 è iniziato con molti flop tra le fiction di produzione e, soprattutto, a non fare il loro dovere sono stati alcuni dei titoli nuovi che dovevano soddisfare la domanda di target più giovani e attivi. Certo, vale sempre il discorso che è difficile intercettare il clima giusto, specie in un Paese che sta cambiando alla velocità della crisi, quando tra la decisione di far vivere una storia, produrla realmente e metterla in onda passano anni. È difficile pure azzeccare la collocazione in programmazione nel nuovo contesto di concorrenza (più vera dopo gli anni di Raiset) tra Rai e Mediaset, con i direttori alle prese pure con le tante nuove opzioni che l’era della frammentazione digitale pone ora in alternativa anche ai grandi appuntamenti della tv di flusso. Quasi impossibile, infine, appare prevedere cosa verrà incidentalmente promosso o drasticamente bocciato dalle esigenze istantanee di alleggerimento o impegno che ogni serata tv sollecita agli spettatori.

Sono queste alcune delle considerazioni di base che vanno sempre tenute presente quando si giudica l’andamento degli ascolti delle fiction di Rai e Mediaset, i titoli che rappresentano – o dovrebbero farlo – il prodotto di punta dei due grandi poli generalisti e ne definiscono in maniera più compiuta la linea editoriale e, per molti versi, anche la visione del mondo.

A gennaio del 2014 hanno esordito alcune nuove proposte e il primo bilancio non è entusiasmante. La Rai ha ottenuto un risultato appena discreto con Un Matrimonio, la miniserie firmata da Pupi Avati, che ha superato due volte su sei quota 5 milioni, ma solo una il 20% di share. Hanno invece fatto flop – anche se ottenendo risultati entro la soglia del dignitoso – i tre capitoli della collana Gli Anni Spezzati: Il Commissario (18,66% e 17,14%), Il Giudice (14,66% e 15,40%), L’Ingegnere (15,58% e 14,82%). È andato in onda, ma non sono ancora disponibili i dati Auditel per un problema tecnico, un altro titolo impegnato: L’Assalto.

Ha ottenuto invece un risultato esaltante Don Matteo 9, che sta viaggiando al 29% di share medio. Ma che la ricetta santi, preti e attori «giusti» e rassicuranti non sia di per sè garanzia di successo sicuro l’ha dimostrato l’andamento di Madre Aiutami, con Virna Lisi protagonista sempre su Rai1, al 19,20% al primo episodio, ma scesa al 17,35% già al secondo e con 60 anni di età media del pubblico all’ascolto. Quasi sulla stessa linea, ma fin qui promosso, invece, Braccialetti Rossi, che dalla prima alla seconda puntata è riuscito a crescere da 5,3 milioni a 5,7 circa, rimanendo sulla soglia critica del 20% di share con un’età media del proprio pubblico di riferimento finalmente «sana» (53 anni), anche dovendo affrontare la concorrenza di Juventus-Inter sulle pay.

In casa Mediaset il mese di gennaio del nuovo anno ingenera un altro tipo di segnali di allarme: non scatena più gli entusiasmi di qualche stagione fa l’accoppiata di belli (ma scarsi) formata da Gabriel Garko e Manuela Arcuri (Il peccato e la vergogna 2, in questa stagione al 15-16% di share dopo che nella prima non era mai andato sotto il 25%); mentre Il Tredicesimo Apostolo 2, come spesso succede per i prodotti fantasy quando si esagera con effetti speciali e intrecci improbabili, ha visto ridimensionato di molto il proprio risultato rispetto a quello, ottimo e inatteso, della scorsa stagione (ora viaggia intorno al 15-16%); la soap provinciale, infine, I Segreti di Borgo Larici, fin qui sotto il 13%, non pare proprio potersi candidare a ripetere il buon esito de Le Tre rose di Eva . Ora sarà il risultato di Romeo e Giulietta a dire se il bilancio della divisione fiction di Cologno in questa stagione volge a diventare preoccupante.

 

Emanuele Bruno

 

(Nella foto, da sinistra, una scena di Un matrimonio e de Il tredicesimo apostolo)