“MASTERCHEF”, PARLANO BEATRICE, MICHELE G. E LUDOVICA

«Chef Barbieri? Mi ha odiata fin dall’inizio», osserva Beatrice, intervistata da TVZOOM assieme a Michele G. e a Ludovica, eliminati nella recente puntata del cooking show targato Sky.meta name=”news_keywords” content=”masterchef, michele g, beatrice, ludovica, sky “

Masterchef ne ha killerati altri tre. Beatrice, secondo alcuni tutto il contrario della donna angelicata dantesca, almeno in senso gastronomico competitivo, accusata nelle scorse puntate di plagio culinario ai danni dei vicini di postazione. Per lei è stata fatale la ricetta di pasticceria nell’invention test. Ludovica, casalinga trentenne di origini marchigiane, una passione per la pasta ripiena che ora dovrà coltivare in altra sede. Michele G., operaio foggiano che sogna i fornelli come forma di riscatto sociale. Entrambi sono stati eliminati nel pressure test.

Qualcosa, ragazzi, non ha funzionato.
Ludovica: «Non ha funzionato il tempo a disposizione. Ma non ritengo del tutto giusta la mia eliminazione. Il giudizio è stato troppo severo».
Michele G. : «Ho perso la concentrazione. Mi sono fatto distrarre da alcune piccole cattiverie che circolavano sul mio conto dietro le quinte. Niente di male, per carità. Scaramucce tra avversari, ci possono anche stare. Però ho perso di vista il vero obiettivo. E la cosa mi ha fatto male. Io, certe critiche, non posso accettarle. Specialmente quando mi si viene a dire che non so cucinare il pesce, la mia specialità».
Beatrice: «Mi si è staccato il braccio della planetaria. Da lì è iniziata la tragedia. L’impasto per il dolce non è riuscito. Il panico ha preso il sopravvento. Ho iniziato a elemosinare pan di spagna dai miei avversari e l’ho fatto per una ragione precisa: non volevo passare per quella che accampa scuse, che lamenta problemi tecnici. Invece non me l’hanno perdonata. Il mio però è stato un gesto dettato dall’istinto di sopravvivenza».
Maestri di cerimonie e giudici inflessibili, i membri della sacra trimurti Cracco-Barbieri-Bastianich. Con chi avete legato di più?
Ludovica: «Tutti e tre hanno svolto bene il loro ruolo. Se devo essere sincera, Bastianich è quello all’apparenza più severo, ma in realtà più benevolo e alla mano».
Michele G.: «Ho ammirato la classe di chef Cracco. Un maestro di eleganza sotto ogni aspetto, anche quando deve muoverti una critica. Chef Barbieri, invece, a volte eccedeva nella pesantezza di critiche non proprio educate».
Beatrice: «All’inizio Cracco mi ha apprezzata. Poi ha cambiato opinione su di me, non so perché. Si sarà fatto influenzare. Barbieri, invece, non mi ha mai sopportata. Sarà che sono troppo femminile, chissà!».
Per voi questo è un punto di partenza?
Ludovica: «Sogno di aprire un ristorante per proporre ricette genuine, fatte in casa, prodotti “bio”. Niente spazio per le cucine troppo sofisticate o modaiole, come quella molecolare o cose del genere».
Michele G.«Sono un operaio metalmeccanico. Così come metto la mia passione nel mio lavoro, che è quello di costruire qualcosa, allo stesso modo mi approccio alla cucina. Cerco una svolta per la mia famiglia, qualcosa che possa migliorare il tenore di vita di mia moglie e di mia figlia. I fornelli rappresentano una strada che intendo perseguire. Attraverso ricette semplici, capaci di esaltare con gusto i sapori del mio territorio».
Beatrice: «Sogno di condurre un format televisivo facendo leva sui miei studi in campo nutrizionale. Un programma in cui spiegare le peculiarità di ciascun ingrediente, mostrare l’origine delle materie prime che vanno a comporre una ricetta. Un approccio analitico ma anche d’intrattenimento».
Fuori dai denti: secondo voi chi vincerà Masterchef?
Ludovica: «A livello affettivo, dico Emma. Ho legato molto con lei. Per qualità tecniche, forse la più preparata è Eleonora».
Michele G.: «Ho legato molto con Salvatore e Michele Cannistraro, mi farebbe piacere se arrivassero fino in fondo. Per competenza e preparazione, Eleonora e Federico sono davvero bravi».
Beatrice: «Mi piacciono Almo e Enrica, sono persone pulite e trasparenti. Eleonora ha il vizio di criticare un po’ troppo gli altri».

Gabriele Gambini
(nella foto           )