Pubblicato il 23/01/2014, 18:05 | Scritto da La Redazione

CHEF RUBIO: «NON RIENTRO NEL FILONE DELLA MODA DEGLI CHEF. IN TV COMMENTO IL RUGBY»

CHEF RUBIO: «NON RIENTRO NEL FILONE DELLA MODA DEGLI CHEF. IN TV COMMENTO IL RUGBY»
In un’intervista a TVZOOM lo street-chef, che dal 6 febbraio farà parte della squadra che racconterà il torneo 6 Nazioni di rugby, in diretta su DMAX, descrive la sua passione per la cucina e non risparmia critiche ai colleghi.meta name=”news_keywords” content=”chef rubio, dmax, rugby, sei nazioni, masterchef“ Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, è lo […]

In un’intervista a TVZOOM lo street-chef, che dal 6 febbraio farà parte della squadra che racconterà il torneo 6 Nazioni di rugby, in diretta su DMAX, descrive la sua passione per la cucina e non risparmia critiche ai colleghi.meta name=”news_keywords” content=”chef rubio, dmax, rugby, sei nazioni, masterchef

Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, è lo street-chef ed ex rugbista che per DMAX (canale 52 del digitale terrestre) seguirà il 6 Nazioni di rugby, il torneo che per la prima volta il canale trasmetterà in diretta dal prossimo 6 febbraio. Per lo chef, protagonista della trasmissione Unti e bisunti sarà un modo per unire le sue due passioni. Tatuaggi e accento romano, Rubio è un po’ il «parla come mangi della tv», sempre più asservita a chef abituati a prendersi molto sul serio.

Chef, ci dica, quale è il cibo che può rappresentare il rugby?

«Non so, qualcosa di importante, di complesso, una tipologia di piatto completo».

Quindi?

«Ammazza che domanda però».

Capiamo, quindi?

«Un piatto unico che ha tutto, tipo carne con le verdure, un piatto completo».

Cosa farà allo stadio Olimpico quando seguirà le partite della nazionale di rugby in diretta?

«Curioserò nel pre-partita incontrando le persone che vanno allo stadio. Quando sarò in studio alleggerirò i tecnicismi e le parole troppo complicate del rugby per renderlo comprensibile a tutti. Parlerò più terra terra».

Se dovesse scegliere tra rugby e cucina?

«Non saprei, entrambi sono stati e sono importanti nella mia vita. Il rugby mi ha insegnato il modo di stare al mondo, la cucina mi ha dato stimoli in più, e poi è sempre stata presente nella mia vita fin da piccolo».

Come ha imparato a cucinare?

«In casa, mangiando, apprezzando i cibi. Sono sempre stato curioso».

Chi cucinava?

«Mia madre, mia zia, mia nonna».

Solo donne?

«Mio padre non ci capisce niente di cucina, diciamo che non si è mai applicato».

Un aggettivo per Carlo Cracco?

«Non lo conosco, non mi esprimo su persone che non conosco».

Lo vede in tv almeno?

«Non guardo la tv, men che meno Masterchef».

Perché non guarda la tv?

«La ritengo diseducativa».

Però a lei ha dato molto.

«Sono io che sto dando molto alla tv».

Solo lei? Uno scambio impari…

«No, diciamo uno scambio alla pari, la tv mi ha permesso di esprimermi, ma se non ci fosse stata sarei andato avanti comunque».

Quindi se la tv non volesse più chef Rubio?

«Non subirò un trauma».

Conviene però che in tv la moda del cibo e della cucina è esplosa?

«La cucina fa parte della tv, ma se non fosse scoppiata la moda, il mio programma sarebbe andato alla stessa maniera. E’ fatto bene, raccontiamo le cose alla gente, non è collegato al filone della moda degli chef».

Si prendono tutti così sul serio questi chef, non trova?

«Meglio, altrimenti non mi avrebbero chiamato in questo agone mediatico per combatterli».

Ha vinto?

«Le guerre si vincono alla fine, sia chiaro io porto avanti le mie battaglie in maniera pacifica».

È sempre così battagliero?

«Non amo che mi si mettano i piedi in testa. Se non ho frecce nel mio arco non parlo, ma quando sono preparato su qualcosa cerco di farlo valere».

In tv che altro farà?

«Dal 10 febbraio cominceremo i sopralluoghi per la nuova serie di Unti e bisunti che dovrebbe partire a maggio. Andremo più al Nord, visto che nella prima serie l’abbiamo un po’ trascurato per motivi di tempo e di budget».

Ad aprile uscirà un fumetto di cui lei sarà protagonista, il volume “Chef Rubio: Food Fighter”, edito dalla Star Comics. Contento?

«Sono onorato, mi piacciono i fumetti e mai mi sarei aspettato di diventarne un protagonista».

Sarà un supereroe?

«Questa persona in bianco e nero che mi rappresenta cercherà più che altro di combattere il male culinario».

Almeno lui ci riuscirà?

«Bè, è un fumetto».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto chef Rubio)