Pubblicato il 23/01/2014, 13:30 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: SUL BLOCCO DEL CANONE RAI CDA VERSO IL RICORSO AL TAR

Il consigliere Luisa Todini a Radio 24: «I nostri legali stanno valutando». Zappia (Sky) sui criptaggi: «Va rispettata la concorrenza».meta name=”news_keywords” content=”il sole 24 ore, andrea biondi, rai, cda, luisa todini, andrea zappia, sky, tar

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 43, di Andrea Biondi.

Sul blocco del canone Rai Cda verso il ricorso al Tar

Il consigliere Luisa Todini a Radio 24: «I nostri legali stanno valutando». Zappia (Sky) sui criptaggi: va rispettata la concorrenza.

La temperatura dello scontro fra Rai e ministero dello Sviluppo sul mancato aumento del canone per il 2014 è ben oltre il livello di guardia e potrebbe portare a un ricorso al Tar. A parlare di questa come di un’ipotesi sul tavolo è Luisa Todini, intervistata a «24 Mattino» su Radio 24. «Il Cda ha spiegato il consigliere d’amministrazione Rai ha deciso nell’ultima seduta che i nostri legali devono valutare se c’è margine per un ricorso, e molto probabilmente i margini ci sono». La presa di posizione di Luisa Todini ai microfoni di Radio 24 segue l’intervista pubblicata ieri da Repubblica in cui il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, aveva definito il blocco del canone deciso con regolamento del 20 dicembre scorso «un piccolo segnale in un periodo difficile per gli italiani».

Tranchant la replica di Luisa Todini: «La demagogia non aiuta nessuno. La Rai ha fatto un budget triennale per arrivare al pareggio e il mancato aumento del canone inficia il budget e gli investimenti previsti sul capitale umano e sulla modernizzazione delle reti, in particolare sulla Se faremo causa e se la vinceremo, cosa che credo succederebbe in caso di contenzioso, lo Stato rischia di pagare molto di più». Per il consigliere d’amministrazione della Rai il problema vero sta nell’evasione del canone Rai (113,50 euro). «Combattiamola ha aggiunto Todini e se Zanonato prevede strumenti concreti in tal senso siamo super pronti. Ma non possiamo colpire il canone perché non riusciamo a colpire l’evasione». Una considerazione che potrebbe anche apparire impopolare, ammette il consigliere: «Se facciamo un sondaggio il 99,9 per cento dei cittadini darà ragione al ministro. Ma è molto facile perché la gente paga meno e il canone è un’imposta odiatissima. Ma ogni volta che accendiamo e vediamo un programma con scritto Rai stiamo facendo servizio pubblico con milioni spesi per il cittadino».

Il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi ha glissato ieri sulla vicenda: «Non sono titolato a parlare del canone, ne parla il Cda», ha replicato ai cronisti a margine della presentazione della mostra «1924-2014. La Rai racconta l’Italia». Lo scontro sul canone arriva sicuramente in un momento di miglioramento dei conti Rai, con una cura sui costi che ha fatto scendere a 2,5 milioni la perdita nei primi nove mesi del 2013. Il miglioramento è stato di 182 milioni rispetto ad un risultato negativo, nello stesso periodo del 2012, di184,5 milioni. La lotta all’evasione del canone appare come uno dei pilastri dell’attività della Rai peri prossimi mesi. Tanto che sul tema è stata tirata in ballo anche Sky, cui da Viale Mazzini guardano per la consegna delle liste di abbonati. «Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta in tal senso. In passato ci sono stati solo dei pour parler», ha dichiarato a tal proposito l’ad di Sky Italia, Andrea Zappia, in audizione ieri in Commissione di vigilanza Rai. Al di là di questo Zappia si è pronunciato sul pomo della discordia fra Sky e Rai: il criptaggio che non consente la visione sul ricevitore Sky di alcuni programmi come partite e film in prima visione. «C’è una perdurante distorsione del mercato televisivo, a danno di tutti i telespettatori muniti di decoder Sky e ciò senza che nessuno sia intervenuto per far rispettare gli obblighi di servizio pubblico», ha detto Zappia. «Il Consiglio di Stato ha ribadito che la Rai deve rispettare i principi di non discriminazione e di salvaguardia della parità di condizioni concorrenziali». Sky, ha aggiunto «si è detta anche disposta a sostenere il costo del criptaggio, che invece la Rai paga per andare su TivuSat». Una querelle non del tutto ininfluente, almeno stando alle indiscrezioni secondo cui la Rai sarebbe disposta ad andare incontro alle richieste Sky. In cambio però delle liste di abbonati.