MASSIMO RANIERI: «IL MIO SARÀ UNO SHOW DIVERSO, HO UNA CARRIERA DI 50 ANNI ALLE SPALLE»

L’attore e cantante napoletano debutta sabato sera su Raiuno con il suo one man show “Sogno e sono desto”, in cui ospiterà amici come De Gregori e Bocelli, canterà e parlerà al pubblico. Uno show diverso dai soliti visti in tv, che accompagnerà Rai1 fino al Festival di Sanremo.meta name=”news_keywords” content=”massimo ranieri, sogno o son desto, rai1“

«La vita è una sola, bisogna approfittarne per fare quello che si desidera». Saggezza di Massimo Ranieri, coppola in testa, giacca a quadretti, camicia a righe, pantaloni scuri, sorriso stampato in volto e il direttore di Rai1 Giancarlo Leone seduto accanto. È stato lui ad affidargli il sabato della sua rete per tre serate, al via domani, segno che il suo one man show Sogno e son desto, tratto dal suo spettacolo teatrale, ha tutte le caratteristiche per garantire ascolti. «Questo spettacolo è stato scritto quattro anni fa per il festival di Ravello – racconta l’attore napoletano – Sono stato l’unico cantante di musica leggera a mettere piede su quel palco. L’abbiamo rivisitato e sviscerato fino a realizzare questo show che rispecchia il nostro Paese».

In che senso, scusi?

«Parla di coraggio, dignità e sogno».

Cominciamo dal coraggio.

«Ci vuole coraggio in un momento come questo che stiamo vivendo. Fino a due anni fa ci dicevano che non saremmo mai diventati come la Spagna o la Grecia, ma il tempo ha dimostrato che eravamo come loro. Oggi ci vuole molto coraggio ad affrontare la vita, prima vivevamo in una specie di favola, una sorta di nuvola».

La dignità.

«Me l’ha inculcata mio padre, era un operaio, ma quando metteva la giacca sembrava un principe come Totò. Mi ha sempre insegnato a essere onesto intellettualmente e a non cedere alle tentazioni semplici».

Il sogno.

«Sogno ad occhi aperti, sempre, perché bisogna divertirsi, la vita va vissuta e questo spettacolo vuol dire proprio questo, non è il solito taratataà. Parlo delle mie esperienze, con amici e musicisti».

Nella prima puntata con Francesco De Gregori e Andrea Bocelli, per esempio.

«Canterò la canzone di De Gregori “La leva calcistica della classe ’68” perché parla di coraggio. Bocelli è un amico che ha coraggio da vendere, l’altro giorno parlavo con lui al telefono mentre era a cavallo. Ci sarà anche Lucia Bosè: ho avuto coraggio all’epoca a baciare un’attrice famosa, celeberrima e bellissima come lei».

E poi?

«E poi ci sono io che canto e parlo al pubblico, se non gli racconti stronzate, ti ascolta. Facciamo uno show diverso, non è il solito entra un ospite e esce un altro. Non tutti hanno una storia lunga come la mia alle spalle. Quest’anno faccio 50 anni di carriera, e io di anni ne ho 63. Difficilmente una persona senza passato può raccontare cose che possono interessare chi guarda».

La sua ultima volta in tv era stata con Tutte donne tranne me, era il 2007…

«Faccio gli show in tv ogni sette anni, nel 2011 con Citofonare Calone nel 2007 con Tutte donne tranne me e nel 2014 con Sogno e son desto, il sette è un numero dispari e fantastico. Se ci sarà ancora Leone tornerò nel 2021».

Cosa le dà la tv che non le offre il teatro?

«Se mi avesse fatto questa domanda 20 anni fa le avrei risposto per narcisismo. Il fatto che mi vedessero in tv mi piaceva molto».

E ora?

«Oggi è solo il piacere di portare il mio spettacolo nelle case di chi non ha tempo o soldi per venire in teatro. La tv è un mezzo fantastico, è dal ’66 che entro nelle case della gente, sono uno di famiglia».

Tornerà a cantare a Sanremo? La sua canzone Perdere l’amore fa parte della storia del Festival…

«A Sanremo non andrò mai come cantante, è per giovani».

A condurre?

«Chiedetelo al direttore di rete, ma in separata sede. Magari tra sette anni…».

Tiziana Leone

(Nella foto Massimo Ranieri)