Pubblicato il 09/01/2014, 14:05 | Scritto da La Redazione

TERENCE HILL: «DON MATTEO COMPIE 14 ANNI E ASSOMIGLIA SEMPRE PIÙ A TRINITÀ»

TERENCE HILL: «DON MATTEO COMPIE 14 ANNI E ASSOMIGLIA SEMPRE PIÙ A TRINITÀ»
Al via questa sera su Rai1 la nona stagione della serie con protagonista il prete investigatore, della cui storia personale si sa molto poco. Com’era per il cowboy Trinità.   meta name=”news_keywords” content=”terence hill, don matteo, rai1, lo chiamavano trinità“ Trinità e Don Matteo, l’alfa e l’omega, le bretelle e la tonaca, il western e […]

Al via questa sera su Rai1 la nona stagione della serie con protagonista il prete investigatore, della cui storia personale si sa molto poco. Com’era per il cowboy Trinità.

 

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Trinità e Don Matteo, l’alfa e l’omega, le bretelle e la tonaca, il western e il family. Quando ci si trova di fronte a Terence Hill è impossibile non pensare alle sue due anime, due personaggi che gli hanno segnato la vita, per sua stessa ammissione. «Subito dopo Trinità la gente per strada mi gridava: “Ah Trinità, tirati su le bretelle – ricorda l’attore, 72 anni – Dopo Don Matteo la gente per strada mi diceva: “Ah Don Mattè, quando diventi vescovo?”».

A questo punto forse mai più, visto che per quattordici anni l’attore ha scelto di indossare sempre la stessa tonaca, quella di quando esordì il 7 gennaio del 2000 su Rai1: «Perché ritengo sia più autentico un prete con una veste rattoppata».

La nona stagione della serie più longeva della Rai, torna in onda stasera e resterà fino ad aprile, nella speranza che riesca sempre a raccogliere quei numeri che il direttore di Raifiction, Tinni Andreatta, riassume così: «L’anno scorso ha superato il 27,2% di share, con punte di più di otto milioni di spettatori, è stata la serie più vista di Rai1, acquistando due punti percentuali rispetto all’anno precedente. Significa che Don Matteo ha costruito un mondo in cui il pubblico si identifica, con la capacità di rinnovamento».

Al cast fisso con Nino Frassica, Simone Montedoro e Nathalie Guetta si sono aggiunti Giorgia Surina, Andrès Gil e Nadir Caselli, mentre alla storica Città di Castello si è sostituita Spoleto, un cambiamento non indolore, ma necessario. «Siamo arrivati in Umbria, perché ce l’ha suggerito Terence, visto che era la terra di suo padre », ricorda Matilde Bernabei, Presidente della Lux Vide che produce la serie. E quando Terence sceglie…

Pacato, gentile, umile, educato, fa quasi venir voglia di quella sana cattiveria di Trinità, personaggio creato con la complicità di Bud Spencer, di cui il pubblico ha sempre saputo poco. Esattamente come per Don Matteo. «Quando discutevamo con gli sceneggiatori se Don Matteo dovesse avere fratelli, sorelle, padri o madri – ricorda l’attore – di comune accordo abbiamo scelto di non far sapere niente di lui. È rimasto sempre lo stesso personaggio». Con Trinità ha in comune la solitudine: «Più passano gli anni e più si assomigliano – aggiunge – Nel tempo ha tirato fuori un po’ di furbizia e forse è diventato più dispettoso, sono comunque entrambi due eroi solitari del cui passato si sa poco, che combattono il male».

Spesso chiedono a Terence Hill, all’anagrafe Mario Girotti, il segreto del successo di Don Matteo. La sua risposta è, come sempre, in poche parole: «È molto importante il periodo in cui Don Matteo è uscito, era un momento in cui il pubblico era stufo dello spaghetti western violento».

In quattordici anni Terence Hill è rimasto prete, nella realtà la Chiesa è affrontato diversi cambiamenti, fino a ritrovarsi con due Papi. Bergoglio forse è quello che assomiglia di più a questo prete campagnolo. Gli piacerebbe incontrarlo? «Sì – risponde l’attore – ma in forma privata, non in forma pubblica come Don Matteo. D’altronde sono in molti a pensarla come me, sono solo uno dei milioni che la vedono così, perché chiederlo a me?». Perché magari gli altri milioni non si chiamano Terence Hill.

Di certo Rai1 conta sulle capacità attrattive del prete detective per continuare il trend positivo illustrato dal direttore di rete, Giancarlo Leone: «Abbiamo chiuso l’anno al 19% di share, Canale 5 al 15%, abbiamo lasciato il 4% al nostro concorrente diretto. È importante che una fiction forte sia in onda su una rete così in salute».

 

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Terence Hill)