Pubblicato il 05/01/2014, 17:08 | Scritto da La Redazione

MADALINA POMETESCU, VINCITRICE DI “BAKE OFF ITALIA”: «IL GIUDICE PIÙ SEVERO? MIO MARITO»

MADALINA POMETESCU, VINCITRICE DI “BAKE OFF ITALIA”: «IL GIUDICE PIÙ SEVERO? MIO MARITO»
«In famiglia, la cucina è il mio regno, ma devo la vittoria di “Bake off Italia” al mio consorte, che mi ha sempre spronata», dice a TVZOOM la vincitrice del talent di Real Time, condotto da Benedetta Parodi.meta name=”news_keywords” content=”<bake off, madalina pometescu, real time, benedetta parodi>” Willy Wonka al femminile. Diventata affabulatrice dolciaria per […]

«In famiglia, la cucina è il mio regno, ma devo la vittoria di “Bake off Italia” al mio consorte, che mi ha sempre spronata», dice a TVZOOM la vincitrice del talent di Real Time, condotto da Benedetta Parodi.meta name=”news_keywords” content=”<bake off, madalina pometescu, real time, benedetta parodi>”

Willy Wonka al femminile. Diventata affabulatrice dolciaria per soddisfare la figlia: «Giulia ha da poco compiuto 5 anni. Durante le feste di compleanno, vedevo le mamme delle altre bambine cimentarsi in dolci, crostate e ogni genere di delizia. Io mi sentivo quasi in difetto. Volvevo imparare e migliorarmi. Così ho iniziato, da autodidatta, ad apprendere i segreti dei maestri pasticcieri».
E così, per Madalina Pometescu, è arrivata l’avventura di Bake Off Italia su Real Time. Che non avrebbe potuto concludersi meglio, superando anche la prova della “cassata”, un dolce ostico. Basta sostituire le “s” con delle “z” per rovinare tutto.
Vincere è una golosa esperienza.

Sua figlia ora è soddisfatta. E suo marito?
«Ora mio marito ripete: “Quando apriamo questa pasticceria?” (ride, nda). Lui è il mio critico più esigente. Ha sempre creduto in me e mi ha spinta a partecipare a Bake Off».
Ha fatto bene, risultati alla mano. In cucina vi dividete i compiti?
«Mi piace essere una donna in senso tradizionale. In casa, la cucina è il mio regno».
Anche a Bake Off, a quanto pare. Una volta giunta in finale, ha subito pensato di potercela fare?
«La sfida è stata molto impegnativa. Ho vissuto tutte le prove molto seriamente. In finale mi sono cimentata con la cassata, ed è stata dura, perché non è un dolce con cui sono in confidenza. La vera catastrofe è stata la Mousse Tre Cioccolati del maestro Knam. Appena ho visto colare uno strato di mousse bianca mi sono detta: “Ecco, ho perso”».
Ha dichiarato infatti che dovrà migliorare la sua abilità col cioccolato…
«Col cioccolato e con i dolci molto zuccherosi».
A proposito di maestro Knam. Come è stato il suo rapporto con i giudici?
«L’interazione è stata ottima. Benedetta Parodi mi ha sempre sostenuta moralmente, per tutto l’arco del programma. I due giudici sono persone straordinarie. Clelia è una vera signora, Knam è davvero il “Re del cioccolato”. Non mi ha mai spaventata, la sua competenza mi ha spinta a migliorarmi».
Chi è stato l’avversario più temibile?
«Lucia poteva godere di un bonus di competenza superiore a me, che sono autodidatta. Mi è dispiaciuto per Emanuele. Anche per Andrea. Con Elena ci sentiamo tutti i giorni. Lei cucina da Dio, è bravissima».
Ora che succederà?
«Ora, per la precisione tra un mese, uscirà il mio libro di ricette, edito da Rizzoli. Sto entrando in un mondo tutto nuovo, ben vengano le proposte. Sono una fan sfegatata di tutti i cooking show. Rivedermi in televisione mi ha fatto comprendere quanto sia bello cucinare davanti alle telecamere. Un’esperienza soddisfacente sotto ogni punto di vista».
A proposito di cooking show. Avrebbe mai partecipato a Masterchef?
«Amo cucinare di tutto, dal dolce al salato. Ma i dolci restano la mia specialità».
L’ingrediente indispensabile per fare i pasticcieri con successo?
«La passione. Come per qualsiasi cosa. Senza passione non si va da nessuna parte».
Lei è di origine romena. Ci sono tratti che, nelle preparazioni dolciarie, accomunano i sapori della sua terra a quelli dell’Italia?
«Sono arrivata in Italia quando avevo dieci anni, dunque sono molto più in confidenza con la cucina italiana. La cucina romena è un saporito mix di sapori e colori. E’ un’ottima cucina. Ma quella italiana è il massimo, è famosa in tutto il mondo».
A proposito di maestri pasticcieri: quanto conta l’aspetto scenografico, nella preparazione di una torta? Penso al successo dei cake designer come Renato Ardovino…
«L’impatto scenico di una torta è fondamentale. Invoglia a mangiarla. Certo, bisogna imparare a destreggiarsi nelle ricette prescindendo dalla pasta di zucchero. Ma quest’ultima resta importante, bisogna imparare a usarla bene».

 

Gabriele Gambini

(Nella foto Madalina Pometescu)