Pubblicato il 22/12/2013, 13:03 | Scritto da La Redazione

CHEF BORGHESE: «“MASTERCHEF JUNIOR” SARÀ LO SHOW DELL’ANNO»

CHEF BORGHESE: «“MASTERCHEF JUNIOR” SARÀ LO SHOW DELL’ANNO»
Lo chef-star è pronto a scommettere sul cooking show per bambini, in cui è giurato con Barbieri e la signora Bastianich, in onda in primavera su Sky. meta name=”news_keywords” content=”alessandro borghese, masterchef junior, libero, sky, masterchef“ Rassegna stampa: Libero, pagina 34, di Francesca D’Angelo. CHEF BORGHESE: «MasterChef Junior sarà lo show dell’anno» Il cuoco nuovo […]

Lo chef-star è pronto a scommettere sul cooking show per bambini, in cui è giurato con Barbieri e la signora Bastianich, in onda in primavera su Sky.

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Rassegna stampa: Libero, pagina 34, di Francesca D’Angelo.

CHEF BORGHESE: «MasterChef Junior sarà lo show dell’anno»

Il cuoco nuovo volto Danone al posto della Marcuzzi.

Alessandro Borghese ama definirsi un «nomade della cucina». Ed è difficile dargli torto. Il figlio di Barbara Bouchet (Alex per gli amici) è stato il primo «stellato» a scommettere sul piccolo schermo, abbandonando nel 2004 i sicuri lidi delle proprie cucine. Una volta raggiunto il successo tv, è passato alla più sperimentale Sky e qui la prima cosa che ha fatto è stato mandare in frantumi il suo status di «inarrivabile guru», cimentandosi in gare scatenate con persone comuni (Ale contro tutti) e colleghi stranieri (nel pilota Alessandro il conquistatore). In primavera, invece, sarà l’erede del sexy Carlo Cracco nella versione kids MasterChef Junior. Nel frattempo, si è disfatto del suo ristorante per fondare la società Il lusso della semplicità e puntare su un modello di cucina più itinerante e internazionale.

Sbaglio o a lei non piace vincere facile?

«Mettermi in discussione fa parte del mio modo di essere. E pazienza se qualche volta, come è successo in Ale contro tutti, questo vuol dire incassare una sconfitta. Inoltre credo che sia fondamentale promuovere nel mondo la cucina italiana e i suoi prodotti: anche per questo, a differenza dei miei colleghi stellati, sto puntando molto su catering, live cooking e consulenze internazionali».

Ci sarà un seguito per Alessandro il conquistatore, dopo il test di dicembre?

«Il pilota è andato molto bene e credo che gli ascolti abbiano rinforzato l’idea di realizzare la serie completa».

A marzo sarà giudice in MasterChef Junior. Nessuna remora nel cavalcare l’inflazionato filone kids?

«Macché! Il programma è tutto fuorché una baracconata. Anzi, sarà lo show dell’anno, perché è interessante, educativo e molto divertente: i bambini sono senza filtri e fanno morire dal ridere! In una puntata, per esempio, ho ripreso un concorrente spiegandogli che la sua scelta era un azzardo. E lui, una volta raggiunti gli amichetti, ha chiesto: “Ma che è ‘sto azzardo?”».

Niente baby cuochi prodigio, dunque?

«Il livello sarà abbastanza alto. La cucina è un passatempo proprio dell’italiano medio e noi abbiamo potuto selezionare i migliori tra 4mila iscritti. Tra questi, c’erano molti figli di ristoratori e anche immigrati di seconda generazione, esperti dunque in almeno due tipi di cucina: quella italiana e la loro».

Che tipo di giudice sarà?

«Non tenero, anche perché abbiamo già la materna Lidia Bastianich. Sarò un po’ come un fratello maggiore: disposto a elargire consigli, ma pronto a riprendere chi sbaglia».

Quanto è fondato il mito dello chef crudele e spietato?

«Poco. Cracco, per esempio, è un pezzo di pane! Il fatto è che in cucina bisogna avere polso ed è normale che scappi qualche urlataccia. Ma non si tratta di cattiveria».

Se dovesse cucinare per Berlusconi, Renzi e Grillo, cosa preparerebbe a ognuno?

«Non avrei niente da offrire, perché si sono già mangiati tutto! Sono davvero delle buone forchette (ride, ndr). Battuta a parte, la politica non è il mio mondo e preferisco non sbilanciarmi».

In tv lei dimostra una verve da intrattenitore nato. Quanto deve a sua madre per questo talento?

«Sicuramente mi avrà trasmesso i geni dello spettacolo! Mio padre, napoletano, mi ha invece comunicato la passione per la cucina. Ma di questi due amori, è più forte il secondo: se dovessi scegliere, non esiterei a rispondere che il mio posto è in cucina»

È vero che la vedremo discettare di Bifidus Actiregularis al posto di Alessia Marcuzzi?

«Sì, da febbraio sarò il nuovo testimonial della Danone. I modelli di spot saranno tre. Ho accettato perché lo yogurt è un alimento che mi piace molto».

In attivo ha anche il nuovo libro Tu come lo fai?. Ormai le manca solo di posare per Playboy come sua madre, e ha fatto tutto…

«È vero, ma non sono il tipo e non sarebbe un bel vedere: sono un cuoco “ciccio-magro”. Comunque in passato scrivevo ricette per Playboy. L’ho sempre trovata una rivista molto elegante e simpatica».