Pubblicato il 20/12/2013, 18:32 | Scritto da La Redazione

PUPI AVATI: «RACCONTO LA FAMIGLIA DI UNA VOLTA, COME IN TV NESSUNO FA PIÙ»

PUPI AVATI: «RACCONTO LA FAMIGLIA DI UNA VOLTA, COME IN TV NESSUNO FA PIÙ»
“Un matrimonio”, la serie in sei puntate diretta e scritta da Avati, in onda dal 29 dicembre su Rai1, ripercorre la storia di due giovani nell’Italia della provincia bolognese degli anni ’50. Sullo sfondo di un Paese che cambia, il racconto ripercorre un amore durato mezzo secolo.   meta name=”news_keywords” content=”un matrimonio, rai1, pupi avati, […]

“Un matrimonio”, la serie in sei puntate diretta e scritta da Avati, in onda dal 29 dicembre su Rai1, ripercorre la storia di due giovani nell’Italia della provincia bolognese degli anni ’50. Sullo sfondo di un Paese che cambia, il racconto ripercorre un amore durato mezzo secolo.

 

meta name=”news_keywords” content=”un matrimonio, rai1, pupi avati, famiglia, italia

Ci ha messo tutto se stesso in queste sei puntate di Un matrimonio, la serie al via su Rai1 il 29 dicembre in prima serata. Pupi Avati utilizza la sua arte come una seduta terapeutica, lo dice lui stesso, autore e regista di questi sei film in cui si dipana il racconto di una vita, la sua, una storia d’amore durata mezzo secolo, nata nella provincia bolognese degli anni ’50, mentre l’Italia falliva, cresceva, affrontava nuove sfide e assisteva inerme a delitti e stragi.

C’è tutto in questo racconto di cui sono protagonisti Micaela Ramazzotti e Flavio Parenti, due ragazzi di ceti sociali diversi, che si incontrano, si scelgono, si sposano, superano le difficoltà economiche, mettono al mondo due bambini, ne adottano un’altra, diventano nonni, si separano, per poi ritrovarsi. «In questa storia – spiega Avati – non ci sono solo rose e fiori, racchiude tutto quel che so sul matrimonio, sono sposato da 49 anni e sono legittimato a poterne parlare».

Tante figure entrano ed escono da Un matrimonio, «ci siamo accorti – dice Avati – di aver messo dentro dentro ben 259 personaggi». Tra loro spicca Christian De Sica, che nel film interpreta il padre di Parenti, un uomo buono, ma piegato dai debiti, che lascia prematuramente la sua famiglia. Colpisce l’incredibile somiglianza tra i De Sica, Vittorio e Christian, che mai come in questo film diventano un solo volto. «In ciascun attore l’identificazione con il personaggio che interpretava si era fatta misteriosa, inestricabile», insiste il regista, autore della sceneggiatura con Tommaso Avati e Claudio Piersanti. La loro idea era nata ormai sei anni fa. «Sei anni fa ho raccontato questa storia all’allora direttore di Rai fiction Agostino Saccà – spiega – mi è stato risposto che questa sarebbe stata una storia in costume. Poi per fortuna ho incontrato altri dirigenti».

E se il piccolo schermo mette quasi sempre in scena famiglie allo sbando, allargate, ricostruite, sfasciate, stavolta Avati ha voluto rimettere al centro la famiglia con i suoi valori di un tempo. «Volevamo parlare di famiglia e del suo luogo centrale ma senza fare la fiction, non abbiamo cercato i grandi eventi, solo raccontato la verità di una storia». Una lunga storia familiare, in cui l’amore per una donna è il perno centrale. «La parte più bella del matrimonio è quella conclusiva – sottolinea Avati – Nella rarefazione che cresce intorno, rimane un hard disk, ovvero mia moglie, che ha dentro di sé tutti i file della mia vita e che io ho rimosso. Lei conosce il meglio e il peggio di me, mi ha visto allegro e disperato, e il fatto che ogni giorno mi ricorda che sono una persona scadente è utile per conservare un rapporto normale soprattutto con un lavoro come il mio che può farti vivere in un’autoillusione».

Rimettere il matrimonio al centro del racconto in questa tv senza più valori è comunque una scommessa. «Ho tutto il rispetto possibile per chi ha sposato una persona sbagliata – insiste il regista – Ma a volte bisogna riconsiderare le situazioni e da lì ripartire. Senza voler essere razzisti bisogna far riconquistare alla tv una certa qualità, forse un punto e mezzo di share lo si può spendere sul tavolo per la qualità . Anche molti miei colleghi potrebbero considerare la televisione con meno schizzinosità». Ecco, infatti.

TITOLO

UN MATRIMONIO

REGIA

PUPI AVATI

CAST

MICAELA RAMAZZOTTI, FLAVIO PARENTI, CHRISTIAN DE SICA

AUTORI

PUPI AVATI, TOMMASO AVATI, CLAUDIO PIERSANTI

SCENOGRAFIE

GIULIANO PANNUTI

CASA DI PRODUZIONE

ANTONIO AVATI PER DUEA FILM

UFFICIO STAMPA

VIVIANA RONZITTI

MESSA IN ONDA

DA DOMENICA 29 DICEMBRE ORE 21 RAI1

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il cast della fiction)