Pubblicato il 18/12/2013, 15:34 | Scritto da La Redazione

IL CAST DI SANREMO, CHE FAZIO GIUDICA «CONTEMPORANEO», TRA I SOLITI NOTI E MOLTI OUTSIDER

Il conduttore del prossimo Festival di Sanremo, al via il 18 febbraio, elenca gli artisti della categoria Big nell’edizione del Tg1 delle 13.30. Nella lista spuntano nomi poco conosciuti, come i Perturbazione, ma anche i soliti festivalieri come Ron e Antonella Ruggiero.

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L’oracolo Fazio, in diretta al Tg1 delle 13.30, al cospetto dell’eterno Vincenzo Mollica, srotola la sua “lista” di chi è dentro al Festival e di chi è fuori dal Festival.

Gli eletti e i sacrificati, gli ultimi che stavolta non saranno i primi cui il buon samaritano rivolge il suo primo pensiero «perché, ahimè i posti sono solo quattordici».

Eccoli i nomi dei cantanti che dal 18 al 22 febbraio saranno sul palco dell’Ariston, ciascuno con due canzoni, con la speranza che il pubblico da casa televoti quella giusta. L’oracolo parla e il primo nome è quello di Arisa, nata professionalmente a Sanremo, morta professionalmente a XFactor e pronta risorgere lì dove tutto è cominciato. I miracoli di Fabio.

Che dall’abisso vuol far riemergere anche un’altra immolata sull’altare di XFactor, Giusy Ferreri, per anni infilata nella lista dei papabili per il Festival e per anni cancellata quasi all’ultimo. Non stavolta. I miracoli di Fabio.

Ma la X scorre ancora e si infila accanto al nome di Noemi, altra scoperta di XFactor che stavolta ha un motivo in più per partecipare visto che subito dopo il festival tornerà in giuria a The Voice, il talent su cui l’intera Rai conta molto.

Ma torniamo al nostro oracolo che al terzo posto della sua lista sembra pronunciare un ossimoro, Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots. Ma basta leggere la nota della Sugar, casa discografica del cantante jazz, per capire. «Dal dialogo tra due mondi musicali differenti nasce la sorprendente unione tra Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots, un crossover perfetto tra generi e stili diversi che si plasmano in un sound originale. I due artisti dal successo internazionale, si incontrano in un progetto assolutamente inedito dove jazz, elettronica, blues e classica insieme, prendono nuova vita. Un connubio tra due personalità artistiche distanti ma perfettamente compatibili, che danno prova di un eclettismo stupefacente».

E arriviamo al prossimo big, PerturbazioneCome i Marta sui Tubi lo scorso anno, anche quest’anno Fazio ha voluto infilare nel suo arco il nome alternativo di una rock band che risulterà ostica per chi dal Festival si aspettava un Albano qualsiasi. La band, solo qualche mese fa, aveva espresso questo parere sul Festival di Sanremo: «Ogni anno è come se si aprisse una sola porta per quelli che loro immaginano “alternativi” (ai loro cervelli minuscoli), e tutti gli altri restano fuori». I miracoli di Fabio che nel suo annuncio in diretta, in giacca, cravatta, occhiali e barba, che forse taglierà per il festival, ha avvisato: «Abbiamo cercato di essere contemporanei di scegliere pezzi interessanti, che immaginiamo possano interessare la radio, il mercato, gli ascoltatori, il pubblico degli appassionati di musica. Contemporaneità è la parola d’ordine, spero che venga riconosciuta e apprezzata dal pubblico».

Contemporaneità vuol dire evidentemente anche Renzo Rubino, secondo lo scorso anno tra i giovani, che quest’anno si è preso la sua rivincita sul vincitore della categoria Antonio Maggio, rimasto fuori dal cast. I miracoli di Fabio. Ma nella contemporaneità del conduttore devono rientrare anche Riccardo Sinigallia, ex Tiromancino, Francesco Sarcina ex Vibrazioni e Francesco Renga ex Timoria, tre ex in cerca di popolarità.

Ma Fazio spiega: «Trovo rispettoso nei confronti della musica fare un cast non televisivo, ma che rispetti il senso della musica di oggi, gli ascoltatori: oggi più che mai Sanremo deve essere l’eccellenza di questo aspetto, il luogo in cui viene fatta ascoltare la musica di oggi». La musica di oggi, per chi non ci avesse fatto caso, è rappresentata anche dagli altri prescelti, ovvero Ron, Giuliano Palma, Antonella Ruggiero e Frankie Hi-Nrg, il rapper che serve a Fazio per far dimenticare il troppo giovane Moreno. «Spero – conclude Fazio – che Sanremo sia una consapevole e condivisa pausa di leggerezza in momento molto difficile per il nostro paese e il nostro tempo, che tutti ci si possa ritrovare per parlare non della cosa più importante, ma di una cosa che rende gradevole e felice la nostra vita». E mentre su Twitter i prescelti ringraziano, sorridono e rilanciano, gli esclusi cercano ancora di dare un senso al concetto di “contemporaneità”.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il teatro Ariston di San Remo)