Pubblicato il 17/12/2013, 14:01 | Scritto da La Redazione

PAOLA FERRARI IN DIFESA DI DUDÙ: CHE DOMENICA BESTIALE

PAOLA FERRARI IN DIFESA DI DUDÙ: CHE DOMENICA BESTIALE
Sulle pagine del “Fatto Quotidiano” Andrea Scanzi stigmatizza la difesa sena logica della conduttrice della “Domenica sportiva” verso il cane di Berlusconi. meta name=”news_keywords” content=”il fatto quotidiano, paola ferrari, domenica sportiva, andrea scanzi“ Rassegna stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 14, di A. Sca. Paola Ferrari in difesa di Dudù: che domenica bestiale AL POMERIGGIO Ilaria […]

Sulle pagine del “Fatto Quotidiano” Andrea Scanzi stigmatizza la difesa sena logica della conduttrice della “Domenica sportiva” verso il cane di Berlusconi.

meta name=”news_keywords” content=”il fatto quotidiano, paola ferrari, domenica sportiva, andrea scanzi

Rassegna stampa: Il Fatto Quotidiano, pagina 14, di A. Sca.

Paola Ferrari in difesa di Dudù: che domenica bestiale

AL POMERIGGIO Ilaria D’Amico, alla sera Paola Ferrari. Di giorno la divina Nostra Signora dei Feticisti, di sera la nostrana Milady Illuminata. La formula della Domenica Sportiva è consolidata: avendo già visto e sentito tutto altrove, lo spettatore va circuito con frivolezze inattese. Zazzaroni è l’esperto, Bacconi è Bacconi e Gene Gnocchi il guitto: uno che dovrebbe far ridere, e in effetti ci prova, probabilmente conscio però di come l’ilarità insita nel programma sia spesso involontaria. Gene disturba, Paola fronteggia: la formula sarebbe questa. A ogni battuta leggerissima di Gnocchi, la Ferrari risponde come se il comico avesse bestemmiato in aramaico. Tipo due sere fa. Gene: «Dudù è il terzo Amministratore Delegato del Milan». Sfottò da nulla, ma la conduttrice non poteva accettare cotanto affronto. Però neanche poteva difendere didascalicamente Berlusconi. Così ha cercato un appiglio qualsiasi. E lo ha trovato in una sorta di vilipendio ipotetico della specie canina: «Lasciamo perdere Dudù, è una cosa seria, anch’io ho un cane».

Una tale frase, invero geniale, offre molteplici e affascinanti piani di lettura. «Dudù è una cosa seria», e magari è pure vero. Sì, ma perché è «seria»? Perché gli animali sono importanti? Perché i barboncini salveranno il mondo? Perché a Dudù sta antipatico Capezzone? No: perché anche Paola ha un cane. Quindi, per esempio, se la Ferrari ha in casa un candelabro o un pitale, non si può scherzare su candelabri e pitali: perché ce li ha Paola e (dunque) «sono una cosa seria». Dalla logica aristotelica alla logica ferrariana. Dal tutto al niente. Soprattutto niente.