LA STRANA STORIA DI LOTTOMATICA TV

Come prendere milioni di euro e buttarli dalla finestra, con un progetto televisivo in cui non si è creduto realmente. Ecco la vicenda del primo canale dedicato al gaming, a rischio chiusura.

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Come prendere milioni di euro e buttarli dalla finestra. Si sa: Lottomatica, che ora si chiama Gtech, è ormai la multinazionale dei giochi per eccellenza. Nata come consorzio di società (alcune pubbliche come Sogei) si aggiudica la gestione in monopolio di alcuni giochi (come il Gratta&Vinci), viene acquisita da De Agostini e ha forza e capacità di sbarcare all’estero, dove oggi è presente in oltre 60 Paesi e macina fatturati e utili da record.

E in Italia, un mercato ormai saturo e tra i meno importanti per fatturato e utili, decide l’anno scorso di mettere sul piatto della bilancia una manciata di milioni di euro per un canale tv sul digitale terrestre.

L’idea è innovativa, l’interesse sui giochi c’è, alcune casi di gaming in tv hanno funzionato e Lottomatica si lancia nell’avventura di editore televisivo. E qui iniziano i disastri. Zero comunicazione e produzioni ai minimi termini, sia per budget che per creatività. I talent più importante è la riesumata Serena Garitta, il confezionamento è modesto e di fatto i contenuti sono sia inutili per l’appassionato di gioco, sia modesti in una chiave di spettacolo. Gli ascolti sono ai minimi termini, spesso non raggiungono la media di mille persone al giorno. Di questo passo arrivare alla chiusura è inevitabile: fonti del canale lo danno per spacciato già dai primi mesi del 2014. Con un’unica magra consolazione, a parte i milioni di euro buttati, pochi lo vedevano, pochi lo rimpiangeranno

Hannibal

(Nella foto Serena Garitta, durante una trsmisisone sul Bingo di Lottomatica Tv)