Pubblicato il 15/12/2013, 15:04 | Scritto da La Redazione

RENZO ARBORE RACCONTA IL JAZZ IN UN REPORTAGE SU RAI2, DOPO CHE PER 5 ANNI NESSUNO IN RAI L’HA VOLUTO TRASMETTERE

{summary}”Da Palermo a New Orleans… e fu subito jazz” è il titolo del programma, in onda lunedì alle 23.30 su Rai2, in cui Renzo Arbore ripercorre la storia del jazz, un genere musicale cresciuto negli Stati Uniti, ma importato dagli italiani. Un racconto molto specifico, che prima di andare in onda è rimasto fermo su diverse scrivanie a Viale Mazzini.

 

meta name=”news_keywords” content=”renzo arbore, rai, jazz, rai2, Da Palermo a New Orleans… e fu subito jazz

L’ha tenuto nel cassetto per almeno cinque anni e non per una scelta volontaria, ma perché nessuno lo voleva trasmettere. Finché Angelo Teodoli, direttore di Rai2 ha trovato uno spazio e lo ha inserito in palinsesto, domani lunedì 16 dicembre alle 23.30. Da Palermo a New Orleans…e fu subito jazz di Renzo Arbore racconta la storia di un genere musicale proliferato negli Stato Uniti, ma inventato da musicisti siciliani, emigrati nei primi del ‘900.

È un reportage, girato tra gli Stati Uniti e la Sicilia, molto particolare, da cui emerge un’inedita visione del jazz, la cui patria, New Orleans, è in realtà solo una città d’adozione. «Pochi sanno che il 26 febbraio 1917 un musicista italiano di New Orleans incideva il primo disco al mondo nella storia del jazz – spiega Arbore – era siciliano e si chiamava Nick La Rocca».

Tra passato e presente, le immagini tornano indietro, si sfocano in un bianco e nero e si focalizzano su un nome “The original Dixieland Jazz Band”, il gruppo creato negli studi della Victor a New York con un gruppo di amici quasi tutti di origine siciliana che suonavano nelle bande locali con strumenti portati dalla loro terra di origine.

Una vera chicca per gli appassionati di musica jazz, contro la quale, però, si respira in Italia una certa forma di prevenzione, accusata di essere troppo sofisticata per piacere a tutti. «Nei confronti del jazz c’è sempre stato un pregiudizio – conferma Arbore – ma ultimamente c’è stata un’inversione di tendenza. Io dirigo l’Umbriajazz e negli ultimi anni la vendita dei biglietti ha avuto un incremento del 30%. Ci sono tanti musicisti giovani che si avvicinano a questo genere».

Ma un conto è l’UmbriaJazz, un festival per chi ama un genere musicale in ogni sua forma, un altro è il piccolo schermo, dove la musica non trova altro spazio che nei talent show. «In tv ci si occupa dei cantanti perché a XFactor, The Voice o Amici c’è dietro la discografia – ricorda Arbore – Michele, che ha vinto il talent di Sky è molto simpatico, ma perché non posso vedere in tv anche un clarinettista? Tornare a un vero e proprio programma musicale dovrebbe essere una delle mission della Rai».

Dovrebbe, nei fatti il reportage di Arbore è rimasto fermo per oltre cinque anni. «L’ho girato nel 2008-09 – racconta l’artista – capisco che si tratta di una cosa un po’ elitaria, ma veniva lasciato sulle scrivanie dai direttori che non lo vedevano nemmeno, visto che sopra c’era scritto “jazz”. Finché per fortuna non è arrivato Teodoli». Inutile sperare che faccia grandi numeri Auditel, Arbore lo sa bene. «La prima serata è più popolare, la seconda è più per un’elite che si può permettere di non svegliarsi alle cinque di mattina», sorride, ma neanche poi tanto.

 

TITOLO

DA PALERMO A NEW ORLEANS…E FU SUBITO JAZZ

REGIA

RICCARDO DI BLASI

CAST

RENZO ARBORE

AUTORI

RENZO ARBORE, RICCARDO DI BLASI

SCENOGRAFIE

 

CASA DI PRODUZIONE

RENZO ARBORE PER CONTO DI GAZEBO GIALLO SRL.

UFFICIO STAMPA

RAI2, DANIELE MIGNARDI

MESSA IN ONDA

LUNEDÌ 16 DICEMBRE ORE 23.30 RAI2

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Renzo Arbore)