Pubblicato il 12/12/2013, 18:34 | Scritto da La Redazione

“DOPOTUTTO NON È BRUTTO”, MA NEANCHE BELLO

La seconda puntata del programma artistico di Rai1 con Geppi Cucciari e Francesco Bonami non decolla, rimanendo ben sotto il 10%.

meta name=”news_keywords” content=”dopotutto non è brutto, francesco bonami, geppi cucciari, rai

Ieri è andata in onda la seconda puntata del programma dedicato ai tour “irriverenti” nell’arta italiana. E gli ascolti restano al palo: anche ieri non ha superato l’8%, facendo rimpiangere Matusalemme Vespa, che quasi sempre porta a casa la doppia cifra. L’idea del programma è decisamente molto carina: sua eccellenza critico d’arte Francesco Bonami e la più simpatica del reame Geppi Cucciari ci portano a scoprire luoghi e arte insolita a Venezia, Roma, Napoli e Torino.

Il problema è decisamente il confezionamento. Innanzitutto, dopo aver fatto l’occhio all’HD di SkyArte, l’immagine del programma, complice anche una fotografia abbastanza inesistente, è decisamente vecchia. E anche nella regia mancano idee che accompagnino la caratteristica di originalità dei luoghi. Prova di ciò l’età media del pubblico del programma, ancorata ai 60 anni, decisamente troppo alta sia per la simpatia della Cucciari che per i luoghi insoliti e per questo molto interessanti anche per i più giovani.

Anche la durata, un’ora, è davvero troppo lunga per la televisione di oggi. Siamo abituati a vedere clip sull’arte sul web di pochi minuti, sarebbe stato molto meglio proporre otto puntate da mezzora, con un ritmo più incalzante, e magari con meno gag tra Bonami e Cucciari. Anche perché quando li fanno recitare su testi «pseudo-comici», siamo decisamente ai limiti dell’imbarazzo.

 

twitter@PietroBerna

 

(Nella foto Geppi Cucciari)