I “TALK SHOW” POLITICI ALLA PROVA DEI FORCONI

Il critico di Repubblica analizza la situazione “forconi-talk show”: «Eccoli alla prova finale, i talk della politica. Quelli populisti e quelli un po’ così. Arrivano i forconi e tocca raccontarli, si scopre che quelli urlano ancora e anche peggio e non si capisce nulla. Non si capiva nulla nemmeno prima ma faceva effetto»meta name=”forconi, talk show, quinta colonna, Piazza pulita”

Rassegna Stampa: La Repubblica, pagina 53, di Antonio Dipollina.

I “TALK SHOW” POLITICI ALLA PROVA DEI FORCONI

Eccoli alla prova finale, i talk della politica. Quelli populisti e quelli un po’ così. Arrivano i forconi e tocca raccontarli, si scopre che quelli urlano ancora e anche peggio e non si capisce nulla. Non si capiva nulla nemmeno prima ma faceva effetto. E’ ovvio che non si regge, perfino a Quinta Colonna di Rete4 vanno un po’ in difficoltà dopo aver sobillato rabbiosi per mesi. A Piazza Pulita, su La7, avevano lanciato per primi le avvisaglie di proteste, c’era una signora imponente che annunciava i blocchi e il casino totale da lì a una settimana. L’altra sera, la realtà irrompe: e finisce che il simbolo diventa Zamparini, il presidente del Palermo calcio, capopopolo autonominato che sfodera furbizie d’accatto parte piano nel discorso, sale e finisce urlando invettive a caso. Il simbolo è lui. Il comico Ubaldo Pantani ha lanciato da tempo la parodia di questi talk: “Il tram arriva sempre un secondo dopo che ti accendila sigaretta: e i politici che fanno?”. Ecco, non basta già più, è tutto già oltre.