Pubblicato il 10/12/2013, 18:23 | Scritto da La Redazione

“MOONSHINERS”: L’ARTE ILLEGALE DEI DISTILLATORI DI WHISKEY. UN VERO SPACCATO D’AMERICA

“MOONSHINERS”: L’ARTE ILLEGALE DEI DISTILLATORI DI WHISKEY. UN VERO SPACCATO D’AMERICA
Da mercoledì alle 22.55 su Discovery Channel tornano le vicende di Tim Smith, il distillatore più ricercato d’America, sempre alle prese con la voglia di legalità e la necessità di andare contro la legge. La trasmissione racconta un fenomeno che sta esplodendo negli Stati Uniti meta name=”Discovery Channel, Tim Smith, Moonshiners” Si tramandano l’arte del […]

Da mercoledì alle 22.55 su Discovery Channel tornano le vicende di Tim Smith, il distillatore più ricercato d’America, sempre alle prese con la voglia di legalità e la necessità di andare contro la legge. La trasmissione racconta un fenomeno che sta esplodendo negli Stati Uniti meta name=”Discovery Channel, Tim Smith, Moonshiners”

Si tramandano l’arte del distillare whiskey da anni e anni, di padre in figlio, di famiglia in famiglia, i Moonshiners vivono al confine dell’illegalità nell’America del contrabbando e sono talmente radicati che Discovery Channel ha deciso di dedicar loro un programma televisivo. Si chiama Moonshiners, la febbre dell’acool, è nato nel 2011 e da mercoledì alle 22.55 torna in onda con la seconda stagione. La trasmissione ha come protagonisti due contrabbandieri della Virginia che gestiscono una loro attività, remunerativa, ma del tutto illegale, costretti dunque a fare i conti con le autorità statali. I distillatori cercano modi sempre più ingegnosi per conservare le loro tradizioni ed evitare la prigione, ma le incomprensioni e le liti sono all’ordine del giorno.

Tim Smith, il distillatore più ricercato degli Stati Uniti, tenta di prendere ogni precauzione possibile per non avere guai con la legge mentre realizza il suo prodotto di alta qualità, ma il suo desiderio di legalità causa seri conflitti con il suo compagno e aiutante, Tickle. E poi i cognati Jeff e Mark, le cui famiglie realizzano un eccellente liquore da generazioni: c’è il veterano Jim Tom che ha insegnato loro tutto ciò che sanno e i novellini Josh, Bill e il loro cane, Cutie Pie. Questi emeriti principianti troveranno un modo per nascondere la loro attività ed evitare la legge?

Tra i soliti bip per coprire le varie declinazioni del fuck pensiero, incendi, bottiglie infilate sotto terra, controlli di poliziotti mica poi tanto convinti, la trasmissione si infila in quel filone di “febbri”, dalla ricerca dell’oro a quella della pesca, passando per gli accumulatori seriali e i motociclisti scatenati, dove ogni attività, per lo più stravagante, viene raccontata in modo rude. Tipico da americano provinciale, dove si gira a bordo di enormi truck, si vive con il cappello in testa e non esiste altro capo all’infuori del jeans.

I moonshiners televisivi in realtà sono lo specchio di un’attività che negli States è considerata illegale, ma che fa girare un’industria da milioni di dollari. Quando in America, nel 1920 arrivò il proibizionismo, delle oltre 14 mila distillerie non ne rimase quasi nessuna. Oggi le distillerie riconosciute ufficialmente da tutti gli stati dell’unione sono appena tredici, si associano nel Discus, il Distilled Spirit Council of the United States, una potentissima lobby in grado di imporre l’applicazione strettissima del Whiskey Act, la legge del 1791 che rende illegale la produzione casalinga di liquore trasformandola in una tradizione relegata alle aree più remote dell’Unione. Il numero delle piccole distillerie cresce vorticosamente, da New York alla California, anche se i moonshiners di Discovery Channel sono probabilmente a uso e consumo dell’alcool mediatico.

 

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto i protagonisti di Moonshiners)