Pubblicato il 02/12/2013, 17:32 | Scritto da La Redazione

GEPPI CUCCIARI: «CON VESPA SIAMO CONDOMINI, NON DIRIMPETTAI LITIGIOSI»

L’attrice che da mercoledì sbarca su Raiuno con un nuovo programma dedicato all’arte, racconta il suo arrivo su Raiuno, dribbla le polemiche e su Sanremo…

meta name=”news_keywords” content=”geppi cucciari, bruno vespa, giancarlo leone, dopotutto non è brutto, francesco bonami

Per molti comici la vera condanna è dover far ridere, anche quando non sono tenuti a farlo. Per esempio, durante gli incontri stampa. Geppi Cucciari è tra questi. Sa bene che il destino di chi in tv va alla ricerca della risata è segnato da questo “peccato originale”, «tocca un po’ a tutti noi», dice l’attrice che da mercoledì debutta su Rai1 in seconda serata con Dopotutto non è brutto, un irriverente tour nel mondo dell’arte italiana in compagnia del critico Francesco Bonami. A dire il vero, la cosa che la Cucciari detesta di più sono le interviste ai settimanali «quelle in cui ti chiedono il posto più strano dove l’hai fatto, o sei hai il ciclo», e non ama molto entrare nelle polemiche, che riguardino Bruno Vespa o Maurizio Crozza. «Chiedete a loro». Dice. Ma oggi, seduta in un bar romano al cospetto della stampa, c’è lei.

Le quattro puntate di questa nuova trasmissione sono state precedute da qualche mal di pancia, sembra che Vespa non abbia gradito la chiusura del mercoledì per far spazio alla Cucciari. «Con Vespa siamo condomini, non dirimpettai litigiosi», minimizza la comica. Spetta al direttore di Rai1, Giancarlo Leone essere più istituzionale: «Da sempre Porta a Porta si interrompe durante la programmazione natalizia». Niente polemiche dunque, perché qui si sperimenta. Con l’arte, e su Raiuno. «Il nostro è un grandissimo esperimento – aggiunge a Cucciari – Francesco mi ha chiesto di accompagnarlo in quattro città, Venezia, Roma, Napoli e Torino, con un approccio distaccato nei confronti di ciò che avremmo visto». Ma dietro l’angolo c’è ancora il contratto saltato di Crozza, rimasto a La7 dopo il polverone sollevato per il passaggio nella tv di Stato. «Questo lo dovete chiedere a Leone». Che nel frattempo se n’è andato. Cambiamo prospettiva, la comicità in Rai ha ancora terreno fertile? «Quando sono stata al festival di Sanremo ho detto tutto quello che volevo, nessuno ha questionato nei miei contenuti – dice la Cucciari – E non mi sembra che il giorno dopo siano cadute teste. La bellezza in questo mestiere è dire sempre quello che si pensa, magari si può trovare un modo leggero per farlo. Per esempio, nella puntata dedicata a Venezia ci siamo chiesti se la mia frase “Il ponte delle Madonne” potesse dar fastidio a qualcuno, ma abbiamo deciso di tenerla».

In Rai bisogna limare, far quadrare il cerchio, pensare alle tante associazioni che potrebbero sentirsi parte lesa per qualsiasi motivo, perché solitamente si raggiungono medie più alte di quel 3% che su La7 ha portato alla sospensione del suo programma quotidiano G ‘Day. «Quei 700 mila spettatori mi hanno salvata dall’omologazione di altre reti dove per esempio a condurre c’era sempre il figlio di Febo Conti (Carlo Conti n.d.r.) – taglio corto la conduttrice – È un passato in cui ho messo tutta me stessa, per me non sarà mai un insuccesso. È stato un tentativo, in una rete piccola, di fare una trasmissione in diretta sull’attualità. Lavoravamo dalle dieci del mattino alle sette di sera, quel programma merita tutto il rispetto». E poi era in diretta. «Il mio territorio naturale», commenta l’attrice che per queste quattro puntate si è dovuta accontentare di registrare. D’altronde con il critico hanno viaggiato in quattro città alla ricerca di opere d’arte da raccontare. «Lo abbiamo fatto con lo spirito di una gita scolastica che va in visita a un museo piuttosto che di una lezione di arte – dicono – Abbiamo scoperto un museo della frutta a Torino che pochi conoscono. E abbiamo costatato che il museo di Capodimonte è così poco visitato che, quando cammini, senti il suono dei tuoi passi».

Le puntate previste sono quattro, poi chissà. «Sono orgogliosa che Rai1 decida di fare un programma sulla cultura e offra a me l’opportunità di rendere intellegibile qualcosa che potrebbe sembrare difficile quando ci sono persone molto più titolate di me a parlare di arte». Di progetti per la tv la Cucciari ne avrebbe già mille pronti. Ma per ora ha una sola certezza: «Io e Raiu1, siamo ai preliminari. Siamo al primo appuntamento. Del resto, Sanremo sappiamo già chi lo condurrà».

 

TITOLO

DOPOTUTTO NON È BRUTTO

REGIA

MOIRA ANASTAGI

CAST

FRANCESCO BONAMI E GEPPI CUCCIARI

AUTORI

STEFANO PISTOLINI E FRANCESCO BONAMI CON LA COLLABORAZIONE DI LUCA MONARCA E GIOVANNI TODESCAN-

CASA DI PRODUZIONE

DARALLOUCHE SAS

UFFICIO STAMPA

RAI

MESSA IN ONDA

DA MERCOLEDI 4 DICEMBRE PER 4 PUNTATE

 

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Geppi Cucciari)