Pubblicato il 28/11/2013, 14:31 | Scritto da La Redazione

MELANIE WIEGMANN: «VI PARLO DI “NATASCHA”, IL MIO PERSONAGGIO IN “TEMPESTA D’AMORE”»

TVZOOM ha incontrato l’attrice e cantante tedesca che nella soap trasmessa da Rete 4 interpreta la parte di una donna egocentrica, misteriosa, al centro dell’intreccio sentimentale che sta catalizzando l’attenzione degli spettatori.meta name=”news_keywords” content=”<melanie wiegmann, natascha, tempesta d’amore, rete 4>”

 

 

Melanie Wiegmann, attrice e cantante molto apprezzata in Germania, Natascha nella soap opera di Rete 4 Tempesta d’amore, sembra un’aristocratica, ma non lo è. È un’arti-stocratica. Questo perché l’attore è un artiere e lei riesce a mantenersi delicata e leggera anche quando ti dice solo “Buongiorno” con il suo accento germanico, quasi virile. Soprattutto quando sa descrivere il personaggio interpretato nella soap con un fluire circostanziato di parole capaci di farsi intenzioni, per liberarsi dai lacci e laccioli che la vorrebbero semplicisticamente imbrigliare nella parte di “cattiva”.

 

Natascha è la cattiva della soap?
«Cattiva non direi. Egocentrica, quello sì. È molto concentrata su sé stessa».
Che cosa rende Nastascha interessante?
«Il suo essere “diva”. È un po’ pazza, eccentrica, compie scelte inusuali ed è consapevole di questo».
Quanto c’è di lei, nel personaggio?
«Il mio humour, soprattutto. Cerco di trasmetterlo in tutto ciò che faccio».
Quali crede siano i punti di forza capaci di rendere Tempesta d’amore un successo consolidato?
«Il motivo sta proprio nel titolo: l’amore. L’intreccio sentimentale articolato catalizza l’attenzione degli spettatori. E poi, la scenografia dà un ampio spazio alla natura circostante. Il paesaggio è un altro punto di forza della soap. Senza scordare il senso dell’umorismo. Sul set ci divertiamo molto, una volta, durante una scena, mi è arrivata una torta in faccia (ride, nda)».
L’Italia è considerato il Paese dell’amore e della passione. Ma lo “sturm und drang” l’hanno inventato i tedeschi. Qual è lo stereotipo sull’amore vissuto in Germania?
«In generale, in Germania siamo meno espansivi rispetto a voi italiani. Sarà per via del clima. Quando amiamo, tendiamo a vivere la passione in modo più tragico, intimista. Quella è la cifra dell’amore per un tedesco. E un po’ si riflette nelle storie raccontate».
Si riflette anche nelle storie raccontate in tv? Può fare un raffronto con la tv italiana?
«Non conosco bene la tv italiana. Però, da quel che ho visto, ho notato programmi in cui i protagonisti sono più disinvolti, più solari. Nella tv tedesca, spesso i registi o i fotografi ci suggeriscono di essere maggiormente contenuti nei modi».
Il ritmo di lavoro nella lunga serialità è serrato?
«Giriamo un episodio della soap al giorno. Si tratta, in media, di una ventina di scene in interna e una dozzina in esterna alla settimana».
Quando intervisto un attore di soap, in Italia, spesso salta fuori l’argomento “compartimenti stagni”: chi fa tv spesso si lamenta di far poco cinema, chi viene dal teatro a volte è guardato con sospetto etc.
«Vale anche per la Germania, un po’ di pregiudizio in questo senso aleggia sempre. Ma le cose stanno cambiando. Una lunga serialità di ampio respiro è un’ottima opportunità per garantirsi visibilità, attori e produttori lo sanno».
Lei è un’attrice, ma coltiva anche una grande passione per il canto. Bacchetta magica alla mano, che cosa si augura per la prossima stagione?
«Mi auguro serenità e fortuna per tutto quel che mi accadrà (sorride, nda)».

 

Gabriele Gambini
(nella foto, Melanie Wiegmann)