IL COMICO BATTISTA RACCONTA SU RAI2 GLI ITALIANI ALL’ESTERO: «MA NON PARAGONATEMI AL GRILLO DI 30 ANNI FA»

Al via giovedì in prima serata “Tutte le strade portano a…” lo show in cui il comico romano commenta in studio, con ironia, i suoi viaggi in quattro capitali del mondo. L’incontro è l’occasione anche per parlare di comicità, politica e Checco Zalone.

Il titolo è Tutte le strade portano a… lui è il comico Maurizio Battista, il suo show racconta di un italiano andato a Berlino, Buenos Aires, Londra e Miami e tornato con tanti video da far vedere al pubblico in modo ironico e irriverente, la rete è Rai2, dove andrà in onda per quattro settimane ogni giovedì in prima serata. Inevitabile che la mente corra indietro a quel Te la do io l’America o Te lo do io il Brasile di quando Beppe Grillo faceva il comico e non il politico. E infatti Battista è il primo a dire: «Questo programma non c’entra niente con il Grillo di 30 anni fa, i nostri corti sono corti di sofferenza, perché a Miami ho beccato il tifone, a Londra e Berlino pioveva sempre e a Buenos Aires era inverno pieno». Capiamo l’umorismo, ma su Grillo vale la pena tornarci.

Scusi Battista, ma il paragone con Grillo le dà fastidio? «Assolutamente no, per carità, magari fare la strada che ha fatto Grillo prima di diventare politico, dico solo che sono due tagli diversi». Anche il direttore di rete, Angelo Teodoli, tiene a sottolineare le differenza tra uno show nato 30 anni fa e quello di Battista che debutta per la prima volta sulla sua rete con il compito di far ridere un pubblico di non troppo anziani. «Sono due cose molto diverse, la nostra idea era quella di far vedere l’Italia in luoghi un po’ mitizzati come Miami, per non star sempre chiusi nel nostro orticello nazionale».

Bene, non sarà Grillo, ma se facciamo notare a Battista e Teodoli (direttore di Rai2) che la comicità in Rai ormai non è schierata politicamente, ma “leggera” e dedita al sociale, perché forse fa più comodo così, (Crozza rimasto a La7 docet) l’artista se la prende a male. «Scusi, non è che non abbiamo idee politiche, è solo che mi fa schifo parlare di politica , se no che faccio mi ci metto pure io?». Non so, scelga lei. «Facciamo umorismo diverso», insiste Battista, per nulla preoccupato dalla domanda successiva, il suo umorismo romano-centrico. Quando per esempio a Miami scherza paragonandola a Focene, a Milano o Pordenone potrebbero anche non capire. Per la cronaca, chiamasi Focene, una rinomata località marina alle porte di Roma, non esattamente simbolo di mare pulito e mondanità. «Quello che fa realmente ridere non è la città, ma il rumore che fa quando la pronuncio – dice – È una romanità che dove porti funziona, è clinicamente testata. Quando dici certe cose a Bergamo, la gente ride, sono stato ben accolto anche a Vercelli, dove c’era il sindaco leghista. Dopo di là devi solo emigrare in Svizzera. E poi scusate, l’amatriciana è l’amatriciana, le pennette alla vodka sò scomparse e io non voglio fare la fine delle pennette alla vodka».

Qualcuno azzarda un altro paragone, con Gazebo su Rai3, dove Zoro commenta in studio i video che raccoglie sulla strada. «M’hai fatto un esempio dei peggiori – taglia corto Battista – Noi non parliamo di politica, la nostra è una cosa tecnicamente più alta». Il discorso scivola dalla comicità a Checco Zalone, il passo è breve. E Battista, tra gli interpreti del film di Giovanni Veronesi L’ultima ruota del carro e del prossimo film di Leonardo Pieraccioni Un fantastico via vai non nasconde il suo pensiero «Mò ha fatto 40 milioni di incasso, ma mi devi dì se è meglio il film di Veronesi, che in questo fine settimana ne ha fatti 500 mila tipo, o quello là. Durerà stè settimane e basta. Mò arriva quello di Natale… c’è chi segue e che invece preferisce scegliere». Funziona anche in tv. Basta prendere il telecomando.

Tiziana Leone

(Nella foto Maurizio Battista)