Pubblicato il 14/11/2013, 19:03 | Scritto da La Redazione

“MASTERPIECE”: DOPO CHEF, CANTANTI E MANAGER, ORA TOCCA AGLI SCRITTORI SCENDERE NELL’ARENA DEL TALENT

“MASTERPIECE”: DOPO CHEF, CANTANTI E MANAGER, ORA TOCCA AGLI SCRITTORI SCENDERE NELL’ARENA DEL TALENT
Prende il via domenica in seconda serata su Rai3, il primo talent al mondo dedicato agli aspiranti scrittori. I tre giudici chiamati a scegliere dovranno valutare, in questa prima fase, le capacità di dodici concorrenti a puntata. Senza fare sconti a nessuno. meta name=”news_keywords” content=”masterpiece, rai 3, andrea de carlo, Tiaye Selasi, Giancarlo De Cataldo“ Per i […]

Prende il via domenica in seconda serata su Rai3, il primo talent al mondo dedicato agli aspiranti scrittori. I tre giudici chiamati a scegliere dovranno valutare, in questa prima fase, le capacità di dodici concorrenti a puntata. Senza fare sconti a nessuno.

meta name=”news_keywords” content=”masterpiece, rai 3, andrea de carlo, Tiaye Selasi, Giancarlo De Cataldo

Per i cantanti, così come per i cuochi, anche per gli aspiranti scrittori la scure del talent si abbatterà senza pietà, perché se gara deve essere, gara sia. I tre giudici di Masterpiece, il primo talent di scrittori, al via domenica in seconda serata su Rai3, hanno già affilato le penne, a ognuno il suo ruolo Andrea De Carlo il cattivo, Tiaye Selasi, la comprensiva, Giancarlo De Cataldo, l’alternativo. Di libri ne sono già volati, «ne ho lanciato uno», sorride De Carlo, il cui volto luciferino ricorda quello di Carlo Cracco, re degli chef in un altro talent con cui Masterpiece condivide persino parte del titolo.

Casualità? Non proprio, perché nonostante qui si confrontino dodici aspiranti scrittori e tutti si affrettino a definirlo un talent sì, ma letterario, è sempre la legge della tv a essere uguale per tutti. Quindi ecco la prima polemica. Il mondo della letteratura non accetta di finire tritata dai dati Auditel. Replica De Cataldo: «Quelli che fanno polemica sono quelli che si erano candidati per fare i giudici, ma sono stati scartati».

De Carlo, che ha esordito nel 1981 con il libro Treno di panna, confessa di aver avuto i suoi dubbi prima di accettare. «Dubbi che saltano agli occhi – sottolinea –. Per esempio, il pericolo che una dimensione privata come quella della scrittura poteva essere svilita da un mezzo invasivo come la televisione. Quando ho letto i primi manoscritti mi ero depresso, per lo più facevano schifo, ma il terzo giorno ho riconosciuto quel qualcosa di indecifrabile che è la qualità, il talento grezzo. Ho trovato l’oro liquido che scorre solo da uno scrittore e che nessun corso di scrittura creativa può insegnare. Il talento è innato. Ci voleva coraggio, perché scattano tanti pregiudizi, il senso di sacralità della scrittura, che trovo giusto, veniva leso. Eppure ho scoperto che ci sono tante persone da valorizzare con i loro manoscritti ».

Quella massa di italiani che bussa alle porte di XFactor per cantare, di Masterchef per cucinare, di The Apprentice per lavorare con Flavio Briatore, ha invaso la redazione di Masterpiece con oltre cinquemila romanzi: operai, disoccupati, impiegati di banca, autori teatrali, operatori televisivi, giovani e anziani, donne e uomini. Tutti uniti dal sacro fuoco della scrittura. Ma anche spinti dal desiderio di andare in tv e apparire. Come tutti gli aspiranti-talent del mondo. «Spero che chi vincerà non sarà un personaggio, ma l’autore di un vero romanzo », si augura Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale della casa editrice Bompiani che pubblicherà il manoscritto vincitore. Aggiunge Lorenzo Mieli, che con la Fremantle Media produce il programma: «Chi va nei talent non vuole fare tv». Ma De Cataldo, che da padre del successo della serie Romanzo criminale, conosce bene la macchina, la vede diversamente. «Se cinquemila persone tentano di usare la tv per diventare scrittori, non lo fanno perché sono devoti alla scrittura, ma perché nello spettacolo hanno individuato un terminale della loro cultura».

Dalle prime sei puntate, dedicate ai casting, usciranno i primi sei finalisti, che con altri sei, scelti dalla giuria e da una selezione sul web, passeranno alla gara vera e propria, in onda da febbraio in prima serata su Rai3, da cui uscirà il vincitore assoluto. «Ci auguriamo – conclude – De Cataldo – che da questo talent venga fuori una voce nuova». Non ditelo alla Ventura, però.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il logo della trasmissione)