Pubblicato il 12/11/2013, 14:34 | Scritto da La Redazione

PIERO MARRAZZO: «ORA BASTA CON LE MIE VICENDE PRIVATE, TORNO A FARE IL GIORNALISTA»

L’ex Presidente della Regione Lazio incontra la stampa in Viale Mazzini in occasione della presentazione di “Razza Umana”, il programma di Rai2 a base di documentari con ospiti in studio. Ovviamente le domande sono andate anche fuori tema.

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Sì d’accordo, è un «bravo professionista e siamo tutti orgogliosi di averlo di nuovo tra noi», ma basta girarsi intorno per vedere le facce a punto interrogativo dei convenuti alla conferenza stampa di Razza Umana, il programma dedicato ai documentari che Piero Marrazzo conduce da domani in seconda serata su Rai2 per capire che tutti si stanno chiedendo: «E ora chi la fa la domanda?». Quella che di fronte a Piero Marrazzo, che a Domenica in con Mara Venier ha ripercorso la sua complessa vicenda personale tra lacrime e abbracci, inevitabilmente ciascuno si pone. Così dal fondo della sala si sente: «Lei pensa che il pubblico guarderà la sua trasmissione perché interessata ai documentari o perché avrà curiosità nel vedere lei di nuovo in tv dopo tutto quello che è successo?». Sorride Marrazzo, lui dirigente Rai, che torna nell’azienda dove «hanno lavorato mio padre e mio nonno», e poi dice: «Il pubblico mi seguirà perché sono Marrazzo, forse ci sarà un po’ di curiosità, ma credo che il pubblico preferirà Razza Umana per interesse al prodotto».

E questa è fatta. Ma giriamo la domanda al direttore di Rai2, Angelo Teodoli. «Non è che avete scelto Marrazzo per creare proprio curiosità?». «Ognuno può vedere in questa scelta quello che vuole – risponde – Marrazzo è un grande professionista, con alle spalle una storia antica. Magari all’inizio ci sarà curiosità nel vederlo, ma non credo che durerà a lungo».

Però chi ha pensato il comunicato stampa del programma deve averlo fatto con una certa malizia, visto che si conclude con la seguente frase: «Chi non ha paura, chi non teme la verità, chi non fugge la diversità può partecipare e vivere la grande avventura di Razza Umana, insieme a Marrazzo su Rai2». È vero che i giornalisti sono sempre pronti a cercare il pelo nell’uovo, ma una frase simile, visto il contesto, può suonare come una sorta di excusatio non petita. Che ne pensa Marrazzo? «La diversità è nell’essere delle cose – risponde – Nella razza umana ci sono tante diversità grazie a Dio, ma tutti gli uomini vanno rispettati con i loro valori condivisi. In questi mesi ho imparato il valore della tolleranza, significa capire gli altri e capire che nessuno è uguale all’altro».

Vi anticipo che se guaderete la trasmissione per sentire l’ennesima “marrazzeide” resterete delusi. Dopo averla sviscerata a Domenica in il giornalista non parlerà più della sua vita privata. «Basta riflettori su di me, torno a fare il mio mestiere. Da domani – dice – non si racconterà più la mia storia, ma la storia degli altri. Non c’è nessun problema e credo che al di là del primo impatto non interessi più la mia persona, ma il programma che conduco. Torno a essere al servizio del racconto». Le puntate previste sono otto, dopo che farà? «Questo spero sia solo uno start up – dice Marrazzo – L’idea è quella di lavorare perché la Rai abbia una factory in grado di creare altri progetti». Per ora il giornalista andrà in onda su Rai2 con una trasmissione in cui quattro documentari, provenienti da diversi continenti, si alterneranno ai commenti degli ospiti in studio. Ora di messa in onda: le 23.30 circa.. Teodoli le chiama «esigenze di palinsesto». Marrazzo fa il sorriso di circostanza. «Mi hanno messo a disposizione uno studio formidabile». È quello di Virus il talk show in cui Nicola Porro fa il niente per cento. Ma questo, per carità, non significa nulla.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Piero Marrazzo)