Pubblicato il 06/11/2013, 13:36 | Scritto da La Redazione

DOPO MONTALBANO, UN ALTRO MITO DI CARTA FA IL GRANDE SALTO IN TV: È MASSIMO IL PROTAGONISTA “DEI DELITTI DEL BAR LUME”

DOPO MONTALBANO, UN ALTRO MITO DI CARTA FA IL GRANDE SALTO IN TV: È MASSIMO IL PROTAGONISTA “DEI DELITTI DEL BAR LUME”
Tratte dai romanzi di Marco Malvaldi, le due puntate dei “Delitti del Bar Lume” vanno in onda su Sky Cinema 1 lunedì 11 e 18 novemre in prima serata. A produrre è Carlo Degli Esposti, padre putativo di Montalbano, che per questa nuova avventura ha preferito puntare sul satellite. meta name=”news_keywords” content=”delitti del bar lume, […]

Tratte dai romanzi di Marco Malvaldi, le due puntate dei “Delitti del Bar Lume” vanno in onda su Sky Cinema 1 lunedì 11 e 18 novemre in prima serata. A produrre è Carlo Degli Esposti, padre putativo di Montalbano, che per questa nuova avventura ha preferito puntare sul satellite.

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L’Italia della provincia, con il Belpaese sullo sfondo, le distinzioni dialettali e caratteriali, l’ironia di chi ogni giorno deve comunque tirare a campare. È quell’Italia che tante volte abbiamo visto nel Commissario Montalbano, con i suoi arancini e il mare siciliano e che ora Sky propone con l’accento toscano, grazie ai Delitti del Bar Lume, le due puntate, dirette da Eugenio Cappuccio, in onda lunedì 11 e 18 novembre in prima serata su Sky Cinema 1.

Tratta dai romanzi di Marco Malvaldi, la serie ha per protagonista Filippo Timi: è lui Massimo, il proprietario del BarLume, dove Ampelio, Pilade, Gino e Aldo, quattro arzilli vecchietti toscanacci si ritrovano per giocare a carte, ma anche per fare a modo loro indagini poliziesche su casi di cronaca che succedono nella loro nell’immaginaria cittadina di Pineta, sul litorale toscano tra Pisa e Livorno. In realtà è l’Isola d’Elba.

Per l’attore è la prima opera televisiva. «La verità – sorride – è che io sono un po’ snob». Guai a definirlo “di nicchia” «la considero un’offesa», piuttosto uno oculato nella scelta dei suoi copioni. È stato comunque impossibile resistere al richiamo di Carlo Degli Esposti, lo stesso produttore che ha creato il mito di Montalbano su Rai1, che questa volta invece ha scelto Sky «perché non potevo proporre in casa Rai una commedia con caratteristiche già viste».

E ora che la serie debutta sul satellite e prossimamente su La7, potrebbe anche continuare. Dice Malvaldi: «Ero convinto di fermarmi al terzo libro, ma ora sto scrivendo il quinto perché mi diverto». Anche Sky ammette che se avrà il riscontro dovuto dal pubblico I delitti del BarLume potrebbe anche andare avanti. «Visto che gli abbonati pagano per vedere Sky, il prodotto deve essere necessariamente alto – sottolinea Andrea Scrosati Executive Vice President Sky per Cinema, Intrattenimento, News e Canali Partner – La possibilità di andare avanti c’è».

Come già successo con Montalbano, nato prima dalla penna di Camilleri e reincarnato nel volto di Luca Zingaretti, anche il “barrista” Massimo pensato e ideato da Malvadi si ritrova ora imbrigliato nel volto duro di Timi. Contento lo scrittore? «Quando ti chiamano e ti dicono che vogliono fare un film dal tuo libro, con protagonista Timi, già capisci che si parte dall’alto – confessa l’autore – L’atmosfera che si respira nei miei libri c’è anche nei film, ma soprattutto si vede che le persone si sono divertite a girarlo».

A guastare la festa è stata l’improvvisa scomparsa di Carlo Monni, uno degli interpreti dei quattro vecchietti insieme a Massimo Paganelli (Aldo), Atos Davini (Pilade) e Marcello Marziali (Gino). Nel cast c’è anche Lucia Mascini, la Mamma imperfetta di Rai2, che stavolta veste in panni del commissario Fusco, un po’ schivo e duro che tra le righe di Malvaldi aveva i baffi ed era un uomo. «Nella saga del BarLume il commissario è in realtà un uomo – spiega Mascino – con tanto di autorevoli baffi. Qui si è scelto di traslarlo in una donna che da un lato maltratta i quattro invadenti anziani dall’altro è costretta a riconoscerne la loro utilità». Aggiunge Malvaldi: «In realtà l’unica differenza tra i libri e il prodotto televisivo è nell’assenza del cosidetto “spiegone”, l’intervento dello scrittore che tra le pagine tenta di spiegare come va il mondo secondo lui. Nelle due puntate è stato sacrificato per la necessità di seguire la storia dall’inizio alla fine».

I due film sono tratti dai romanzi di Marco Malvaldi Il re dei giochi e La carta più alta, editi da Sellerio, mentre la scrittura del progetto è coordinata da Francesco Bruni, autore di molti film di Virzì oltre che regista e sceneggiatore di “Scialla”. «Quando ho cominciato a leggere i primi romanzi di Malvaldi ho apprezzato subito l’equilibrio tra la storia poliziesca e la commedia – racconta Degli Esposti – Mi ha colpito molto la leggerezza e la freschezza del mondo di provincia che racconta. Speriamo che il giudizio del pubblico sia all’altezza delle nostre aspettative».

I due film tv sono stati girati in dieci settimane all’Isola d’Elba. «Inizialmente volavamo girare sul litorale toscano, tra Pisa e Livorno – conclude Malvaldi – ma in quelle zone in autunno piove quattro giorni su cinque». Problemi che Montalbano non ha.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il cast della serie)