Pubblicato il 03/11/2013, 10:31 | Scritto da La Redazione

RAI, SERVIZIO PUBBLICO. E LA SCIENZA?

RAI, SERVIZIO PUBBLICO. E LA SCIENZA?
Rai-servizio pubblico, perchè non c’è un canale dedicato alla scienza? All’estero, a Baku ad esempio, si vedono solo Uninettuno e Raiduesport con partite anche degli anni ’70.meta name=”Rai, scienza, estero, servizio pubblico”   Rassegna Stampa: Il Sole24Ore Domenica, pagina 27, di Armando Massarenti   FILOSOFIA MINIMA Rai, servizio pubblico. E la scienza? Un amico mi […]

Rai-servizio pubblico, perchè non c’è un canale dedicato alla scienza? All’estero, a Baku ad esempio, si vedono solo Uninettuno e Raiduesport con partite anche degli anni ’70.meta name=”Rai, scienza, estero, servizio pubblico”

 

Rassegna Stampa: Il Sole24Ore Domenica, pagina 27, di Armando Massarenti

 

FILOSOFIA MINIMA

Rai, servizio pubblico. E la scienza?

Un amico mi scrive da Baku questo simpatico resoconto: «Mattina del primo novembre, grande albergo asiatico. I trenta canali satellitari europei, americani, mediorientali trasmettono per lo più notizie (Snowden, l’attacco israeliano sulla Siria); qualcuno un film, qualcuno un’inchiesta. I canali italiani sono due: uno trasmette sempre e solo le lezioni di Uninettuno, diritto civile in questo momento (ieri conservazione dei beni culturali): un tale parla fissando la camera per un’ora. Sull’altro, Raiduesport, ieri sera c’era una partita di pallamano, adesso c’è una partita di calcio tra Italia e Polonia dei tardi anni Settanta, telecronaca di Nando Martellini. In questo momento, non sto scherzando, Rocca sta passando la palla a Cordova. C’è una Mente, a Roma, in Rai, dietro questo dadaismo?». In maniera del tutto involontaria è come se l’amico (nonché collaboratore della Domenica, Claudio Giunta) avesse intercettato il tema di cui avrei voluto parlare qui: perché c’è così poca scienza (e, in generale, conoscenza: inchieste, approfondimenti, monografie ragionate) nei canali tematici messi in cantiere dalla Rai. I mezzi e il capitale umano, peraltro, in azienda non mancherebbero. Vada per Uninettuno, che propone corsi universitari e che ha solo il difetto di essere di una noia mortale essendo priva di qualunque sforzo di regia. Ma che ce ne facciamo di due canali sportivi se oltretutto non sanno neppure che cosa mandare in onda? E perché la scienza viene confusa così facilmente, soprattutto nelle tv commerciali ma non di rado anche nelle reti Rai, con cose che con essa non hanno nulla a che vedere: misteri, enigmi, dietrologie e complottismi vari? Il tema era stato sollevato dal fisico Carlo Rovelli (altro amico e collaboratore della Domenica) durante un incontro organizzato da Aspen Italia al Cern di Ginevra cui ho partecipato due settimane fa. La sala era gremita di cervelloni provenienti da ogni parte del mondo per parlare di finanziamenti alla scienza e di come il modello Cern possa essere portato a esempio per un miglioramento complessivo del capitale umano e della crescita economica e civile. Dovessi tradurre in sintesi il senso di quell’interessantissimo incontro, direi che più gente intelligente riusciamo a mettere in circolazione, e con qualunque mezzo, meglio andranno le cose in futuro. Bene, cara mamma Rai, invece di rimbecillirci con le partite di quarant’anni fa, non è che potresti fornire ai tuoi telespettatori almeno in uno dei tuoi canali tematici un  po’ di cibo per la mente? La scienza e la conoscenza, lo giuro, possono essere assai più avvincenti della pur non del tutto disdicevole Uninettuno, e del pur venerato Martellini.