Pubblicato il 29/10/2013, 17:33 | Scritto da La Redazione

ROCCO SIFFREDI: «TRA LE COPPIE VINCE LA TRADIZIONE: PER VINCERE LA CRISI, I MASCHI DEVONO TORNARE A FARE I MASCHI»

Riscoprire la passione attraverso piccoli accorgimenti quotidiani. Questo è il segreto svelato da Rocco Siffredi, che dal 5 novembre alle 23 su Cielo sarà al timone di “Ci pensa Rocco”, format che insegna alle coppie come salvarsi dalla crisi sotto alle lenzuola.meta name=”news_keywords” content=”ci pensa rocco, rocco siffredi, cielo

Andare a una conferenza che ha per protagonista Rocco Siffredi è spassoso. Il divertimento sta nel sottinteso. In silenzio, prima di cominciare, assisti a un susseguirsi di darsi di gomito espliciti dal significato implicito tra i giornalisti. Anche tra le giornaliste. Più in generale, tra quelli che coprono con risatine in falsetto il desiderio malcelato di teoria pronta a farsi pratica. Al resto, Ci pensa Rocco (questo il titolo del programma, in onda su Cielo a partire dal 5 novembre ogni martedì alle 23). La produzione, targata Verve Media Company in esclusiva per Cielo, ha un presupposto chiaro: si prende una coppia in crisi (in Italia circa il 53% degli intervistati, secondo le stime del professor Mannheimer) si chiama mister Siffredi che, con una buona dose di ironia e spirito d’iniziativa, sottopone i due partner a un percorso terapeutico comportamentale fatto di prove psicologiche, allusive e divertenti, dispensando consigli in materia sessuale e non. Il tutto con il taglio pop della tv in chiaro, senza mai eccedere in aspetti triviali non richiesti.
Rocco, il suo arrivo a casa delle coppie in crisi ha destato scompiglio?
«Da Roma in giù, una delle reazioni tipiche dei mariti è stata: “Ma che viene a fare da me, Rocco? Vuol farsi mia moglie?”. Nel Nord le reazioni sono state più concilianti. In realtà, sono proprio le coppie in crisi ad avermi chiamato. Quindi il primo passo è stato relazionarmi adeguatamente con loro».
Farsi raccontare i fatti degli altri sotto alle lenzuola è risultato imbarazzante? Per le coppie, si intende…
«Dopo qualche giorno, una volta entrati in confidenza, per le coppie è stato come andare dal prete a confessarsi. Sono rimasto colpito dalla spontaneità con cui mi hanno raccontato i loro problemi di intesa».
Quali sono i problemi più comuni riscontrati tra le coppie che hanno partecipato allo show?
«Sono problemi di varia natura. La noia, che irrompre nella consuetudine di un rapporto a lungo termine. Lo stress lavorativo. Le distrazioni tecnologiche. Facebook, per esempio, e in generale i social network, sono una distrazione pericolosissima. Sottraggono tempo e inibiscono il dialogo. Maschi incapaci di fare i maschi. Femmine spesso troppo pretenziose o aggressive, che non mettono a proprio agio il partner. In generale, mancanza di attenzione reciproca».
Manca la figura del maschio tradizionale, capace di “fare il maschio” sotto alle lenzuola?
«Ho incontrato tante donne che si lamentano del fatto che il marito chieda loro, nell’intimità: “Posso fare questo? Posso fare quest’altro?”. Mai chiedere! Il decisionista, che sa quello che vuole la propria partner, è sempre preferito».
Non si corre il rischio di cadere nello stereotipo a buon mercato? Magari di stampo sessista.
«Prendiamo le classifiche dei romanzi più venduti. 50 Sfumature di grigio è arrivato in cima alle vendite perché è stato acquistato soprattutto da un pubblico femminile. E’ un dato emblematico».
Un altro errore tipico delle coppie a lungo termine?
«La mancanza di dialogo. Di attenzioni. Di coccole. Bisogna prendersi cura del partner costantemente, giorno per giorno, come se fosse una pianta. In genere, una donna è più cerebrale di un uomo. Ma questo non è un format “pro uomo” o “pro donna”. Lo scopo è far riscoprire il bello dello stare assieme. Ho ben in mente l’esempio di mio fratello. Lui, per anni, mi ha raccontato di aver fatto l’amore quotidianamente con sua moglie, anche due volte al giorno. Non dico che la sessualità sia da vivere come un tassametro, ma la vicinanza deve essere coltivata con sorprese e corteggiamenti costanti. Non dando nulla per scontato».
Me lo dica. Qualche donna si è lamentata delle dimensioni del partner?
«Non è capitato. Anche perché, se stai assieme a qualcuno, se arrivi a sposarlo, sei cosciente delle sue qualità fisiche».
Mi parli delle prove a cui saranno sottoposte le coppie.
«Penso al Karaocco, versione rivisitata del karaoke in cui i protagonisti, oltre a cantare, sono impegnati a mimare posizioni del kamasutra. Oppure lo strip running. Oltre all’aspetto divertente delle prove, però, imposteremo un percorso fatto di nuove regole di convivenza. Per facilitare il dialogo e riscoprire la passione».
Il format vale per le coppie etero. Penserete a qualcosa anche per quelle omosessuali?
«Non conosco a sufficienza le dinamiche delle coppie omosessuali per potermi relazionare con loro al meglio. Ma con un buon lavoro autorale alle spalle, perché no?».
Rocco Siffredi salvatore delle patrie lenzuola.
«Non ho la pretesa di salvare la coppia dalla crisi. Però mi piacerebbe fornire quegli accorgimenti utili a far riflettere e a correggere il tiro quando possibile».
L’essenziale è non farsi cogliere in fallo. Battuta scontata, ma concedetemela, su.

 

Gabriele Gambini

(Nella foto Rocco Siffredi)