Pubblicato il 24/10/2013, 18:22 | Scritto da La Redazione

KEKKO DEI MODÀ: «NON CREDO PROPRIO CHE LA AMOROSO ANDRÀ A SANREMO CON UN BRANO SCRITTO DA ME»

La band, che a luglio farà tappa all’Olimpico e a San Siro, smentisce le voci che davano l’ex di “Amici” al prossimo Festival con una canzone firmata da Kekko. Il brano sarebbe già pronto, ma nessuno ha chiesto all’autore il permesso di portarlo in riviera.

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I Modà a luglio conquistano lo Stadio Olimpico e San Siro, senza passare da Sanremo. Questione di tempi, ma anche di opportunità. Lo dice apertamente Kekko Silvestre, il cantante della band: «Sanremo sfrutta gli artisti e gli artisti sfruttano Sanremo». No, buoni, non alziamo il tono della polemica. Lasciamo che Kekko vada avanti: «Sanremo è una vetrina importante e potentissima che fa comodo a chi va. Noi l’anno scorso avevamo un disco in uscita e ci ha fatto comodo esserci. Come noi abbiamo fatto comodo a Sanremo». Chiamasi do ut des. Latino. Ma in italiano suona polemico.

Cos’è, ora che vanno negli stadi i Modà snobbano il Festival? «Assolutamente no – taglia corto il leader della band – Non pensiamo affatto che chi canta negli stati non debba andare a Sanremo, non è il nostro modo di ragionare. Sarebbe bello che ci andassero i grandi come Vasco, Ligabue, Pausini, Tiziano Ferro. Ma quest’anno non ci saremo, in futuro chissà».

Si dice invece che ci sarà Alessandra Amoroso, con il brano che Kekko aveva scritto per il suo nuovo album, rimasto misteriosamente fuori dal disco. «Non credo proprio che la Amoroso vada a Sanremo con un mio brano – taglia corto Kekko – Avevo scritto una canzone per lei, ma non è entrata nel suo album nuovo, sono decisioni che prendono le case discografiche credo. Se la volesse portare a Sanremo dovrebbe prima chiederlo a me. È una cosa che decidono i miei manager, non la Amoroso. Detto questo io e Alessandra siamo amici». Niente Sanremo da protagonisti, dunque. Ma da spettatori sì. «Ho sempre guardato e amato Sanremo – confessa il cantante – Ovviamente anche quest’anno lo seguirò. Credo che il festival sia un bene per la musica italiana».

Il loro Gioia Tour ha toccato 30 date in Italia, l’album che il 19 novembre esce con due inediti in collaborazione con i Tazenda e Pau Jarabedepalo, ha venduto 200 mila copie, a maggio la band si esibirà in sette città europee e negli Stati Uniti, prima di fermarsi l’11 luglio al’Olimpico e il 19 a San Siro. Di strada ne hanno fatta, ma c’è anche chi li prende in giro. Elio, per esempio. O Samuele Bersani che nel suo ultimo disco canta: «Non c’è più niente da musicare a parte un disco dei Modà». Offesi? «So che Elio ci prende molto in giro durante i suoi concerti – replica Kekko – Lui ha questo modo di scherzare, non ce la prendiamo. Quanto a Bersani… Il problema vero è che vedere una band che riempie il Forum di Assago per cinque date, vende dischi e va forte a qualcuno può dare fastidio. La gente dice che i Modà hanno avuto successo perché hanno tre radio alle spalle. Vero, ma proprio per questo tutte le altre non ci passano. Poi magari c’è chi passa su otto radio e non fa gli stessi numeri. Bè mi dispiace per loro, ma non so proprio cosa rispondergli». Ha risposto.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto i Modà)