Pubblicato il 23/10/2013, 18:03 | Scritto da La Redazione

RENZO ARBORE: «ORA LA TV ME LA FACCIO IN CASA GRAZIE AL WEB»

L’artista incontra la stampa per parlare del suo nuovo disco “…my American way”, ma non rinuncia alle domande sulla televisione. Nessun ritorno in vista, piuttosto un nuovo inizio grazie a Internet. E poi c’è sempre Sanremo.

meta name=”news_keywords” content=”renzo arbore, my american way, festival di sanremo

Un signore. Sì, d’accordo, poi anche artista, ma Renzo Arbore è soprattutto un signore. Come in tv se ne vedono pochi. E infatti lui in tv non ci va. Ha scoperto il mondo del web, dove si è creato il suo renzoarborechannel.tv, uno spazio dove divertirsi, proporre il suo repertorio, ma senza il sapore triste del revival. «Tra l’altro il revival lo fanno già in tv – dice – Ogni sabato notte la Rai propone i miei format, non solo Quelli della notte e Indietro Tutta, ma anche L’altra domenica o Doc».

È in rete che si respira aria di novità. «Sul mio canale – insiste Arbore – c’è l’esplorazione di cose nuove, ho attrezzato il mio studio casalingo per andare in streaming. Non ci sono solo cose mie, ma anche di artisti che non si possono non conoscere come Aldo Fabrizi o Elio».

A quando un format nuovo?

«Ho in mente degli esperimenti con alcuni amici, ma è ancora una cosa in divenire, considero la rete un dono della provvidenza. In Rai trasmettono tanto repertorio, ma lo si vede un po’ così, con poco senso. Nella mia tv, quando avrò il tempo, vorrei spiegare tutta questa mercanzia».

Sembra di capire che difficilmente Arbore tornerà nella tv generalista…

«Molti direttori di rete mi stanno corteggiando, dopo che per un certo periodo avevano smesso. Si vede che anche loro, come me alla loro età, pensavano che non avessi più quel certo swing. Ora si sono resi conto invece che c’è».

Cosa farebbe in tv?

«Non quello che ho già fatto, i tempi sono cambiati, l’intrattenimento è diventato molto professionale e confezionato, gli autori, molto bravi, scrivono tutto. Io sono più un tipo da programmi istintivi. Ho fatto il jazz della tv, dove tutto era improvvisato. Purtroppo non ho seminato bene».

Perché?

«Di improvvisatori ai livelli di Troisi, Bracardi, Marenco non ce ne sono più, è stata una scuola che si è completamente persa».

Il suo nuovo disco “…my American way” è fatto di 15 canzoni, tra classici e suoi successi, rivisitati in inglese. Lei che è da sempre un filoamericano, cosa consiglia ai giovani che vogliono andarsene dall’Italia?

«Di non guardare i Tg, dove fanno vedere un paese disperato, con facce di politici che non promettono niente di buono. E’ chiaro che guardando tutto questo poi si scappa. Meglio uscire, vedere l’arte, i nostri pittori, ascoltare il jazz, godersi i panorami del nostro Paese».

Domenica andrà ospite da Fabio Fazio: stia attento ormai Che tempo che fa è diventata una trasmissione pericolosa, le polemiche sono in agguato…

«Ma non è vero, non dica così».

A proposito Fazio durante il prossimo festival di Sanremo ha deciso di dedicare una serata ai 60 anni della tv. Non si può fare una storia della tv senza Arbore, lei che dice?

«Che se Fazio la vuole fare…»

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Renzo Arbore)