Pubblicato il 11/10/2013, 18:28 | Scritto da La Redazione

SU DEAKIDS TORNA “BIG BANG – UN VIAGGIO NELL’EVOLUZIONE”, CON FEDERICO TADDIA E TELMO PIEVANI

 

Nuova stagione del format De Agostini che divulga concetti scientifici complessi a un pubblico kids, sfruttando la leggerezza di un linguaggio semplice e la tecnologia dell’animazione 3D. Appuntamento domenica 13 ottobre alle 18.50 con una puntata dedicata all’evoluzionismo e al concetto di integrazione. Ospite speciale: il ministro Kyenge.meta name=”news_keywords” content=”<deakids, big bang, federico taddia, telmo pievani>” 

Che cos’è l’evoluzionismo, se non l’approccio teorico scientifico indispensabile per rispondere con consapevolezza alla fatidica triade delle domande: chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Con buona pace dei creazionisti, si intende.
Federico Taddia ce lo racconterà tornando su DeAKids (canale 601 Sky) e, in simulcast, su Sky 3D e DeASapere HD (canale 420 Sky), da domenica 13 ottobre alle 18.50 per dieci appuntamenti con Big Bang! Un viaggio nell’evoluzione, quinta edizione del fortunato format che ha il merito di divulgare concetti scientifici a un target kids.
Nel programma, bilanciato mix di animazione in 3D e infotainment da studio, Taddia avrà al suo fianco il filosofo della scienza Telmo Pievani, a cui sarà affidata l’introduzione di ogni argomentazione riconducibile alle scoperte di Sir Charles Darwin.

Un viaggio per capire che chi parla ancora dell’esistenza di “razze umane” è come minimo disinformato perché, per dirla con Pievani, «Come è stato dimostrato, le razze non esistono. Sono presenti solo come costrutto mentale. Si tratta di vecchi stereotipi che permangono. La scienza dice una cosa semplicissima: tutti noi abbiamo in comune un nonno che non può avere più di tremila anni». Oppure per scoprire quanto c’è in comune tra gli uccelli e i dinosauri, questi ultimi da sempre al centro dell’immaginario infantile perché «Hanno le caratteristiche perfette per piacere ai più piccoli: a renderli mitici è il fatto di essere lontani nel tempo, come anche il loro aspetto bizzarro ed esotico, i loro nomi strani».
Non scordando un aspetto imprescindibile. Non c’è evoluzione senza diversità. Per questo l’homo sapiens, dominante rispetto alle altre 3 forme umane con cui si è confrontato 3000 anni fa, è diventato tale: grazie al desiderio di migrare, di scoprire che cosa c’è al di là dell’orizzonte.
A parlare di migrazioni, integrazione e razzismo, durante la prima puntata, il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, che ha accettato di sottoporsi a un’interessante intervista («L’integrazione inizia nelle scuole, è alla base dell’educazione. L’incontro con persone che provengono da altri luoghi è occasione di arricchimento, la diversità è una risorsa, finalmente anche in Italia stanno cadendo i pregiudizi sul tema», ha dichiarato).

Come nelle precedenti quattro edizioni, la forza di Big Bang! sarà nel linguaggio. Federico Taddia ha un codice fraterno della spiegazione, come rimarcato dal Direttore dei canali De Agostini Massimo Bruno, che significa la capacità di spiegare con autorevolezza concetti difficili in modo semplice, entrando in empatia con il pubblico.
«Il merito è di Telmo Pievani» si schermisce Taddia, «Io farò domande dirette, che anche un bambino potrebbe fare. Lui risponderà con grande efficacia, in modo leggero ma mai semplicistico, mostrando concetti scientifici fondamentali, resi comprensibili anche grazie alla perfetta animazione 3D».
E se anche all’estero i format infotainment De Agostini sono oggetto di studio, preparatevi, Big Bang! non si esaurirà con questa stagione. Già si lavora su una nuova edizione dedicata alla matematica, così temuta dai ragazzi italiani soltanto perché poco conosciuta o malamente spiegata nelle scuole.

 

Gabriele Gambini

(Nella foto Federico Taddia)