A “STRISCIA” ARRIVA CHIAMBRETTI
Mamma Michelle subito in tv. Se ne è andata che c’era Virginia Raffaele, torna e si ritrova Piero Chiambretti che sarà dietro il bancone di Striscia la notizia da lunedì per due settimane. Ricci tira una frecciata ad Affari tuoi: «Visti i nostri ascolti, noi vorremmo i pacchi tutti gli anni, perché se poi Rai1 mette un programma intelligente…».meta name=”Striscia, Chiambretti, Hunziker, Scotti”
Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 53, di Renato Franco.
Ieri la nascita della figlia Sole, lunedì sarà già in video.
A «Striscia» arriva Chiambretti
Mamma Michelle subito in tv.
MILANO – È diventata mamma ieri (è nata Sole, dall’unione con il compagno Tomaso Trussardi, auguri) e voleva già tornare in tv oggi. Michelle Hunziker, la stachanovista svizzera, dovrà pazientare fino a lunedì invece. Comunque sia riuscirà nel suo intento di dimostrare che la gravidanza non è una malattia. Tema delicato per altro, perché esistono anche diritti acquisiti e non tutti sono privilegiati allo stesso modo. La neomamma (la sostituisce Gerry Scotti) se ne è andata che c’era Virginia Raffaele, torna e si ritrova Piero Chiambretti che sarà dietro il bancone di Striscia la notizia da lunedì per due settimane. «È un’esperienza che mi mancava – spiega Chiambretti – è la prima volta che conduco un programma non scritto da me. Ed è la prima volta che accetto di farlo». Eppure il film del rapporto con Ricci, inventore di Striscia, era C’eravamo tanto odiati. «In passato abbiamo avuto anche una dialettica abbastanza feroce, sono anche stato un loro bersaglio: ma si danno e si prendono, ora si chiude un cerchio che meritava di essere chiuso». Scherza: «Non dovrò fare molto. Lo spazio per i conduttori oscilla tra i 7 e i 18 secondi. Il programma sono i servizi, e io sono al servizio dei servizi». Ricci tira una frecciata ad Affari tuoi: «Visti i nostri ascolti, noi vorremmo i pacchi tutti gli anni, perché se poi Rai1 mette un programma intelligente…». Chiambretti è fermo da un po’ a Mediaset, è à la recherche del programma perduto: «Lo spazio c’è, ma mancano i soldi. Ci sono dei crateri nel palinsesto, il problema è che bisogna riempirli con programmi di qualità, e la qualità ha dei costi. Stiamo cercando una giusta mediazione tra qualità e prezzo».