Pubblicato il 10/10/2013, 18:25 | Scritto da La Redazione

DOPO MODUGNO, ANCHE CAROSONE POTREBBE DIVENTARE PROTAGONISTA DI UNA FICTION. INTANTO DEBUTTA A NAPOLI IL PRIMO MUSICAL A LUI DEDICATO

 

A dare il volto all’artista napoletano è Sal da Vinci, protagonista del musical scritto da Federico Vacalebre, biografo ufficiale dell’artista. La Rai starebbe pensando a una fiction, ma dopo il successo della miniserie su Modugno forse preferisce aspettare .

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Hanno scomodato secoli di storia per romanzare e far cantare nei musical il Gobbo di Notre Dame, I promessi Sposi e anche Romeo e Giulietta. Ma nessuno ha mai pensato al passato più recente fatto di artisti come Renato Carosone, l’inventore di Tu vuo’ fa l’americano, Pigliate nà pastiglia, Torero. Canzoni di cui poi si sono impadroniti i moderni menestrelli, chiamati dj, per trasformarle in successi mondiali. 

Come hanno fatto i due australiani di Jolanda Be cool, che con il loro We no speak americano, remix di Tu vuo’ fa l’americano hanno venduto otto milioni di dischi. In tutta l’America latina ora esistono 63 cover di quella canzone. Eppure nessuno in Italia aveva pensato a uno show su Carosone, un’idea tutto sommato semplice, visto che la base musicale è pronta da anni. Carosone, l’americano di Napoli, al debutto domani al teatro Diana di Napoli, è dunque a pieno titolo il primo musical sull’artista scomparso dodici anni fa, scritto dal suo biografo ufficiale, Federico Vacalabre, con la benedizione della famiglia dell’artista.

A dare il volto al protagonista è Sal da Vinci, napoletano nato a New York, con all’attivo un terzo posto al Festival di Sanremo del 2009 e tredici bocciature prima di riuscire ad arrivare all’Ariston. «E quest’anno ci riprovo», sorride il cantante che ha già nel cassetto il brano scritto con l’amico e attore Alessandro Siani. «L’abbiamo scritta in dialetto napoletano. Me ne ho anche una in italiano.Quando sarà il momento li presenterò alla commissione artistica e speriamo bene». In caso di ennesima bocciatura, potrà sempre andare nella serata che Fabio Fazio ha deciso di dedicare ai cantautori, magari cantando Carosone. «Sarebbe un onore per me», continua Sal da Vinci che promette di non volerne fare un’imitazione. Il musical, che prima girerà il Sud Italia, per arrivare al Nord nella prossima stagione teatrale, alterna le canzoni di Carosone, alle immagini di repertorio, una su tutte l’annuncio dell’addio alle scene pronunciata in diretta durante una Serata d’onore, il 7 settembre 1959.

Ma ci sono anche le testimonianze di artisti-amici come Renzo Arbore, Pino Daniele, John Turturro, Enzo Jannacci, oltre ai contributi di Fiorello, nella sua celebre “Tu vuò fa l’americano” nel film Il talento di Mr. Ripley. Venti canzoni, tutte completamente riarrangiate, dove il mambo italiano scivola nel rap, suonato sul palco da una band e un dj. «Il nostro è l’unico musical con una band vera, gli altri cantano tutti con la base registrata», sorride Vacalebre. Eppure in tv ci vanno solo le grandi produzioni, come successo a Romeo e Giulietta, prodotto da David Zard, trasmesso su Rai2. Possibilità che Carosone approdi in tv? “Romeo e Giulietta ha fatto circa 800 mila spettatori, che per la tv sono pochi, ma per me sono tantissimi. Portare quasi un milione di persone in teatro è impensabile. Trovo giusto che il servizio pubblico faccia operazioni come questa – aggiunge Sal da Vinci – Non so se il nostro musical andrà in tv, per ora preferisco non pensarci”. Forse la storia di Carosone potrebbe diventare una fiction. Conclude Vacalebre: «I diritti dei miei due libri su Carosone sono stati già acquistati da un società di produzione per farne una fiction per la Rai. Non so che tempi ci saranno, né se sarà mai realizzata, soprattutto dopo il successo avuto con la mini serie su Modugno. Magari preferiscono aspettare prima di realizzarne un’altra su un altro cantautore di successo».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Renato Carosone)