Pubblicato il 10/10/2013, 13:31 | Scritto da La Redazione

LA MUSICA CLASSICA DIVENTA GRANDE EVENTO QUOTIDIANO, CON SKY CLASSICA HD

LA MUSICA CLASSICA DIVENTA GRANDE EVENTO QUOTIDIANO, CON SKY CLASSICA HD
Posizionato dal 10 ottobre, bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, sul canale 131 del Decoder Sky, Classica HD presenta una programmazione destinata ad ampliare il proprio bacino di utenti, agendo in sinergia con Sky Arte HD. meta name=”news_keywords” content=”<classica hd, sky, maranghi, servillo, verdi>” Come fare della musica classica il punto d’incontro tra un passato […]

Posizionato dal 10 ottobre, bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, sul canale 131 del Decoder Sky, Classica HD presenta una programmazione destinata ad ampliare il proprio bacino di utenti, agendo in sinergia con Sky Arte HD.

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Come fare della musica classica il punto d’incontro tra un passato di fruitori consolidati e un futuro di auspicabili nuovi appassionati, divulgando un patrimonio culturale condiviso senza risultare troppo di nicchia? Classica HD, in partnership con ENI, da oggi posizionato in alta definizione al numero 131 di Sky  per tutti gli abbonati, non più come solo canale opzionale sul 728, fornisce una possibile risposta. Entrando nella logica dello zapping, avvalendosi di supporti ad alta tecnologia, garantendo da un lato un’offerta soddisfacente per gli appassionati di genere e catalizzando, dall’altro, l’attenzione dei curiosi, permeabili alla cultura quando si fa grammatica televisiva senza rinunciare all’entertainment sofisticato.
La scelta della data di debutto non è casuale: oggi si festeggia il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e la rete proporrà una maratona esclusiva dedicata all’evento a partire dalle 19, in diretta dal Teatro alla Scala di Milano.

«Con il passaggio di Classica al pacchetto Sky TV, Sky raddoppia il proprio impegno nell’offerta di contenuti che fanno leva sul patrimonio e sulla tradizione italiana, andando a comporre, assieme a Sky Arte, un polo di eccellenza che non ha eguali nel panorama televisivo italiano, ampliando ancor più la propria vocazione di punto di riferimento per i pubblici più diversi», sottolinea Luca Revelli, responsabile canali partner Sky.
Ed è proprio il termine “eccellenza”, a scandire il progetto fin dalle sue fondamenta. Con un doppio intento: mantenersi classici andando oltre il classico, sfruttando le suggestioni dei nuovi linguaggi.

Spazio quindi, nella tradizione della rete, alla musica sinfonica e ai suoi grandi interpreti (Muti, Barenboim, Abbado), al balletto, alla danza, a 600 ore annuali e a 25 appuntamenti esclusivi in diretta di opere e concerti trasmessi dai più importanti teatri europei, senza rinunciare a incursioni fuori repertorio, con film d’animazione, musica jazz, persino rock.
Aggiungendo novità interessanti. Da rubriche che si avvalgono del commento di volti noti dello spettacolo e della cultura come Tony Servillo, Antonio Albanese, Philippe Daverio e Fabio Fazio, a un nuovo format originale destinato ai giovani, che sarà presentato il 5 novembre: la vita di ragazze e ragazzi che sognano di diventare musicisti, ballerini, ma anche sarti, scenografi e truccatori sarà documentata e ripresa direttamente nelle accademie in cui si esercitano.

«Ora abbiamo l’opportunità – ha spiegato Piero Maranghi, direttore e co-proprietario di Sky Classica HD – di far inciampare anche i non appassionati nel nostro grande contenitore, dunque alcuni momenti, soprattutto in prima serata, saranno pensati per coinvolgere un pubblico più ampio, non rinunciando a contenuti di pregio».
Con una parola d’ordine: sedimentarsi nel tempo, senza sensazionalismi di facciata. «Sono contrario alle trovate – continua Maranghi – non mi interessano Uto Ughi e Giovanni Allevi che tornano a polemizzare in tv. I nostri contenuti devono avere la forza di essere sostenuti a lungo termine».

Corroborata dal supporto di ENI, da sempre in prima linea come mecenate di eventi culturali, la scelta di posizionare Classica HD al numero 131 del decoder Sky, vicino a Sky Arte, collocata al 130, e di attribuire alle due reti una gestione condivisa, garantisce a Sky un primato di innovazione nel panorama televisivo nazionale.

 

Gabriele Gambini

(Nella foto un momento dell’Otello al Palazzo Ducale)