VENDITE SULLA SCUDERIA FININVEST

Mediaset crolla in Borsa dopo le dimissioni dei ministri Pdl volute da Silvio Berlusconi e con lo spettro della crisi sul Governo Letta. Il Biscione è stata la maglia nera tra i titoli del paniere principale, mentre sono stati volatili anche gli altri titoli della galassia Fininvest: nervosa ma con miglioramento finale Mediolanum, positiva Mondadori grazie ad acquisti nell’ultima fase della seduta.meta name=”Mondadori, borsa, Mediolanum, Fininvest, pdl”

Rassegna Stampa: Il Sole24Ore, pagina 5, di C.Fe.

Il caso. Forti realizzi sui titoli del gruppo Berlusconi.
Vendite sulla scuderia Fininvest

Mediaset crolla in Borsa dopo le dimissioni dei ministri Pdl volute da Silvio Berlusconi e con lo spettro della crisi sul Governo Letta. Il Biscione è stata la maglia nera tra i titoli del paniere principale, mentre sono stati volatili anche gli altri titoli della galassia Fininvest: nervosa ma con miglioramento finale Mediolanum, positiva Mondadori grazie ad acquisti nell’ultima fase della seduta.
La giornata è stata difficile soprattutto per Mediaset: partita male, ha chiuso in calo del 4,52% a 3 euro tra forti vendite, quando ha toccato perdite superiori al 5%. Sul gruppo televisivo ha pesato anche un report di Mediobanca, che ha inserito il titolo (insieme, tra gli altri, a Generali e Mps) nel gruppo di quelli sui quali mantenersi più cauti nei momenti di instabilità politica. Forti ma non eccezionali gli scambi: 14 milioni di azioni contro una media quotidiana dell’ultimo mese di 8 milioni e mezzo.
Gli operatori di Piazza Affari vedono un indiretto rischio per l’andamento del titolo (-11% nelle ultime dieci sedute) in caso di isolamento politico di Berlusconi, ma ricordano che in Borsa Mediaset si trova vicino ai massimi degli ultimi due anni, quindi più facilmente soggetta a correzioni. Da inizio aprile il titolo ha infatti raddoppiato il suo valore. Il trend è evidente anche per Mediolanum (-6% nelle ultime 3 giornate dopo che da aprile, in seguito alle elezioni, ha guadagnato il 36%). Ieri il gruppo guidato da Ennio Doris ha perso l’1,92% dopo essere partito molto male, per poi limitare le perdite e fare meglio di quasi tutte le altre banche, appesantite dall’allargamento dello spread. Infine riflettori su Mondadori, che nelle ultime io giornate ha ceduto oltre il 10% ed è ora non lontano dai minimi storici di giugno. In avvio di seduta il titolo della casa editrice è partito male, ma ha poi recuperato terreno negli ultimi minuti: così ha chiuso addirittura in positivo: +1,87% a 0,95 euro.