Pubblicato il 30/09/2013, 09:31 | Scritto da La Redazione

FILM: TUTTI PRONTI A FAR BARRIERA CONTRO NETFLIX

FILM: TUTTI PRONTI A FAR BARRIERA CONTRO NETFLIX
Lo sbarco in Europa della società Usa, partita nel ’97 noleggiando dvd per posta. Ora ha 38 milioni di abbonati. E ha rivoluzionato il mercato. Chili tv ha aperto la strada in Italia e ora arrivano anche Mediaset e Sky. L’offerta in streaming è la nuova sfida meta name=”Netflix, film, tv, Mediaset, Sky” Rassegna Stampa: […]


Lo sbarco in Europa della società Usa, partita nel ’97 noleggiando dvd per posta. Ora ha 38 milioni di abbonati. E ha rivoluzionato il mercato. Chili tv ha aperto la strada in Italia e ora arrivano anche Mediaset e Sky. L’offerta in streaming è la nuova sfida meta name=”Netflix, film, tv, Mediaset, Sky”

Rassegna Stampa: Corriere Economia, pagina 15, di Maria Teresa Cometto.

Video Lo sbarco in Europa della società Usa, partita nel ’97 noleggiando dvd per posta. Ora ha 38 milioni di abbonati. E ha rivoluzionato il mercato.

Film Tutti pronti a far barriera contro Netflix

Chili tv ha aperto la strada in Italia e ora arrivano anche Mediaset e Sky. L’offerta in streaming è la nuova sfida.

In America Netflix è entrata ufficialmente nella storia della tv ufficialmente nella storia della tv all’ultima edizione degli Emmy Awards, gli Oscar della televisione. È infatti la prima Internet Tv a vincere un premio per una serie pensata, realizzata e distribuita solo per il pubblico online: House of cards, il thriller politico con protagonista Kevin Spacey, il cui regista David Fincher è stato celebrato come il migliore nella categoria «drammatica» alla cerimonia del 22 settembre.
Le innovazioni
Ma Netflix aveva già fatto la storia innescando una rivoluzione nel modo di guardare film e telefilm: in qualsiasi momento, su qualsiasi schermo, in modo semplice e personalizzato. Una formula che in pochi anni ha conquistato il pubblico americano (quasi 30 milioni di abbonati), sfondato a Wall Street +450% le azioni di Netflix negli ultimi 12 mesi e ora sta sbarcando anche in Italia. Mediaset ha annunciato che per Natale lancerà la «Netflix italiana» e secondo voci di mercato anche Sky Italia sta studiando un’offerta speciale su Internet secondo un modello sperimentato in Gran Bretagna da BSkyB. Per chi ama i video «doc» è una pacchia, anzi un’abbuffata dì contenuti di qualità, grazie alla concorrenza che i vari operatori si stanno facendo per attirare la loro attenzione e fidelizzarli. Una delle novità introdotte da Netflix è proprio la possibilità di guardare un’intera nuova serie di fila: i 13 episodi di House of cards sono stati disponibili online tutti insieme subito per soddisfare ancora meglio il nuovo modo di consumare gli spettacoli. La scommessa di Netflix è che la Internet Tv rimpiazzerà quella tradizionale. Di certo il suo modello sta influenzando le strategie di tutti i concorrenti, che sono molti: da Amazon e YouTube-Google ai canali premium televisivi.
La società fondata da Reed Hastings nel 1997 aveva cominciato distribuendo dvd per posta, con un abbonamento mensile e senza limiti per la durata della visione di ogni film. Poi dal 2007 è passata alla diffusione di video in stream via Internet: per 7,99 dollari al mese negli Usa con l’opzione di interrompere l’abbonamento a piacere gli utenti possono guardare un’ampia collezione di film e telefilm su qualsiasi apparecchio collegato al web, dai pc ai tablet, dagli smartphone ai televisori. Da quest’anno Netflix ha fatto il salto ulteriore come produttore in proprio di contenuti: oltre a House of cards ha lanciato altri quattro show in esclusiva che sono già un cult, come Orange is the New Black. Avendo a disposizione una miniera di dati sui gusti dei suoi clienti e analizzandoli con sofisticati algoritmi può scommettere su quali programmi avranno successo e investire con più sicurezza sulla loro realizzazione. «Netflix sta davvero cambiando il mondo della Tv, ma ha bisogno di contenuti sempre nuovi e interessanti: le licenze di materiale altrui sono costose e durano solo qualche anno, mentre produrre in proprio serve ad affermarsi come marchio e ad attirare e trattenere nuovi utenti», spiega Guy Bisson, capo della ricerca sulla TV di Ihs screen digest a Londra. I costi dell’acquisizione dei diritti in tanti mercati con regole e culture diverse, oltre alla minore diffusione della banda larga indispensabile per godersi i video online spiegano la cautela con cui Nell’Ex sta espandendosi in Europa. Solo l’anno scorso è partito il suo servizio ín Gran Bretagna, Irlanda e nei Paesi nordici; da settembre c’è in Olanda e le prossime tappe dovrebbero essere Francia e Germania. In Italia agli ostacoli sopra citati si aggiunge il peso della crisi che ha diminuito la propensione dei consumatori a sottoscrivere la pay TV.
La risposta
Ma anche in Italia esiste una nuova generazione di giovani e meno giovani abituati a passare molto tempo sui loro pc, smartphone e tablet e non interessati ad abbonarsi alla Tv «premium» come quella di Mediaset o di Sky. Finora il mercato è stato nelle mani di Cubovision di Telecom e della Chili-tv di Fastweb. Ora scendono in campo i big dello show business. Mediaset si è accaparrata il primato di creare la «Netflix italiana»: il suo nome provvisorio è Infinity, sarà indipendente dal servizio «premium» attuale (che realizza il 17,8% dei ricavi del mercato pay Tv italiano, il 77,6% va a Sky, secondo l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e potrà essere attivata solo online, pagando meno di 10 euro al mese per un catalogo di circa 5 mila titoli, fanno sapere dal quartier generale dì Mediaset. Il debutto di Sky dovrebbe invece avvenire nel 2014 con una formula simile a quella di BSkyB: film e telefilm online con un po’ meno scelta e a un prezzo meno caro della normale pay Tv e la visione di eventi sportivi pagando extra.