LE PAGINE INUTILI DE “LA REPUBBLICA”
Il nostro temutissimo blogger, temuto per lo più dai colleghi giornalisti, questa volta se la prende con le pagine degli spettacoli del quotidiano diretto da Ezio Mauro.
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Da tempo osservo perplesso, passivo e dico: «Mah». Poi dico: «Forse non ho capito io, magari c’è un mondo cui interessa». Poi vedo i dati di vendita del giornale e gli incassi dei film cui dedica spazi, vedo gli indici di notorietà degli attori che celebra un giorno sì e l’altro pure, dei cantanti che predilige, degli spettacoli teatrali che li conquistano. E mi chiedo: «Ma perché?». Le pagine degli spettacoli del quotidiano La Repubblica sono da tempo incomprensibili, almeno per me. Eppure il quotidiano è il più venduto, anche se nel contesto delle drammatiche cifre di vendita attuali. Eppure in giro, negli ambienti televisivi, cinematografici, musicali e teatrali, si dice ancora che le pagine di Repubblica sono prestigiose e importanti e uscire su Repubblica dà un senso alla vita delle persone che lavorano nell’ambiente.
Mah. Forse. A me da tempo le pagine degli spettacoli del giornale diretto da Ezio Mauro sembrano prima di tutto fatte male, un pugno nell’occhio rispetto al resto del giornale, rispetto alle stesse pagine culturali. Magari mi sbaglio, ma il tema mi appassiona e ne voglio parlare. Qualche esempio? L’altro giorno c’era una paginata di copertina spettacoli con una traduzione di un pezzo del New York Times dedicata alla serie Homeland. Vabbè, passi. Poi nell’altra pagina Silvia Bizio, corrispondente Usa, firmava un pezzo sui Metallica, che arrivano al cinema in 3D. A tutta pagina. I Metallica oggi hanno un pubblico rilevante per un quotidiano come Repubblica? I capi di Repubblica che decidono le pagine, in che mondo vivono? Che posti frequentano? Con chi parlano? Il film dei Metallica uscirà in Italia a fine ottobre, siamo a metà settembre, c’è tutto il tempo per dimenticarsene, quindi neanche c’è una questione di urgenza della notizia.
Insomma, il «chissenefrega» è dietro l’angolo. Poi uno dei tormentoni del giornale, Franca Rame, ricordata al Senato. Ecco, il problema è proprio quello: le pagine degli spettacoli di Repubblica da qualche tempo a questa parte sembrano pagine che parlano a chi decide e a chi scrive gli articoli, piuttosto che ai lettori.
Peter Parker
(Nella foto Ezio Mauro, direttore de La Repubblica)