Pubblicato il 20/09/2013, 12:00 | Scritto da La Redazione

MARA VENIER: «CHE SOLLIEVO TORNARE ALLA MIA “DOMENICA IN”»

MARA VENIER: «CHE SOLLIEVO TORNARE ALLA MIA “DOMENICA IN”»
La conduttrice parla a Libero, alla vigilia del ritorno del timone del contenitore domenicale di Rai1. «”La vita in diretta” mi faceva cadere in depressione: troppo dolore».meta name=”Mara Venier, Domenica In, La vita in diretta” Rassegna Stampa: Il Giornale, pagina 33, di Paolo Scotti. Intervista Mara Venier «Che sollievo tornare alla mia “Domenica in”»La conduttrice: […]


La conduttrice parla a Libero, alla vigilia del ritorno del timone del contenitore domenicale di Rai1. «”La vita in diretta” mi faceva cadere in depressione: troppo dolore».meta name=”Mara Venier, Domenica In, La vita in diretta”

Rassegna Stampa: Il Giornale, pagina 33, di Paolo Scotti.

Intervista Mara Venier
«Che sollievo tornare alla mia “Domenica in”»
La conduttrice: «”La vita in diretta” mi faceva cadere in depressione: troppo dolore».

Consulta un’enciclopedia della tv, controlla su internet, verifica sui giornali. Lei sarà per tutti e per sempre«la signora della domenica». «Ah, sì, sì: quello è proprio il mio marchio. Tutti i giorni della settimana». Lo divenne nella Domenica in del’93, quando a sorpresa si rivelò brava, brillante, seducente. Figuriamoci oggi che, a sette anni dall’ultima volta e a venti dalla prima, «la signora della domenica» torna finalmente a casa. «Ma intanto è cambiato tutto! Sorride Mara Venier (dal 29 ancora signora di Domenica In) Il satellite, la moltiplicazione dei canali.. Allora facevamo il 40 per cento di share. A scriverlo oggi si penserebbe ad un errore di stampa».

Tuttavia per il suo gran ritorno si sono scomodati i più celebri fra i suoi colleghi.

«Sì: nella sigla compariranno Carlo Conti, Fabrizio Frizzi, Milly Carlucci, Antonella Clerici, Massimo Giletti, Flavio Insinna. Perfino Bruno Vespa! Io sarò truccata da vecchietta, mentre guardo la tv. E in tv ci saranno loro, mentre cantano VivalaRai di Renato Zero. Carino, no?».
Ma quale sarà, per lei, la differenza fra le Domenica In storiche e questa?
«La paura. E il sollievo. Vent’ anni fa ero un’incosciente. Vissi quel successo come una miracolata: arrivò che avevo già quarant’anni, venti p assati da attrice illustre sconosciuta. Non ero neanche la bonazza di turno. Così arraffai tutto, certa che non sarebbe durata. Oggi invece c’è la paura proprio per questa aspettativa».
E il sollievo?
«I te anni di Vita in diretta sono stati bellissimi, ma pesanti. Un conto è leggere sul giornale di una madre cui hanno ammazzato la figlia; un altro trovarsela di fronte. Io faccio tutto con la pancia. Così tornavo a casa distrutta: non l’ho mai detto a nessuno ma avevo cominciato ad assumere degli antidepressivi. Già l’anno scorso avvertii Raiuno: guardate che io non ce la faccio più».
E ora tornerà ad avere come coinquilino Massimo Giletti. Sbaglio o l’ultima volta ci fu qualche attrito?
«Colpa del fatto che non ci parlavamo mai direttamente, ma solo tramite terzi. È così che nascono gli equivoci. Ma io Massimo lo stimo: figurarsi, fui proprio io a insistere perché L’Arena la facesse lui!».
In compenso i momenti memorabili furono tanti. Come quando Luca Giurato la distrusse in diretta.
«Nella sigla dovevo saltargli in braccio. Lui mi franò addosso. Referto: lacerazione del crociato laterale sinistro. Come Totti».
Ma lei divenne anche un’eroina: quando sventò in diretta una combine del quiz telefonico.
«Che incubo, quelle telefonate a casa della gente! Quello che pensava a uno scherzo e riattaccava; la vecchia sorda che non capiva; quelli che facevano all’amore (m’è capitato pure questo) e m’ insultavano…E poi c’era chi indovinava sempre le domande da 150 milioni. Allora gli autori me le cambiarono all’ultimo momento. E una signora dette la risposta vecchia. Risultato: tutti alla Digos».