Pubblicato il 20/09/2013, 13:31 | Scritto da La Redazione

ELSA DI GATI: « SONO LA PRIMA DONNA A CONDURRE MI MANDA RAITRE, MA LA SCELTA NON È DIPESA DAL SESSO».

ELSA DI GATI: « SONO LA PRIMA DONNA A CONDURRE MI MANDA RAITRE, MA LA SCELTA NON È DIPESA DAL SESSO».
Lunedì alle 10 prende il via la storica trasmissione di Raitre, inaugurata nel 1990 da Antonio Lubrano. Elsa Di Gati racconta come sia diventata lo specchio del Paese   Prima di Elsa Di Gati una lunga scia di uomini. A cominciare dallo storico Antonio Lubrano che ebbe l’onore di inaugurare Mi Manda Lubrano mettendoci direttamente […]

Lunedì alle 10 prende il via la storica trasmissione di Raitre, inaugurata nel 1990 da Antonio Lubrano. Elsa Di Gati racconta come sia diventata lo specchio del Paese

 

Prima di Elsa Di Gati una lunga scia di uomini. A cominciare dallo storico Antonio Lubrano che ebbe l’onore di inaugurare Mi Manda Lubrano mettendoci direttamente il suo nome. Poi arrivò Luigi Necco e la trasmissione diventò la più anonima Mi manda Raitre, marchio rimasto poi negli anni in cui si sono succeduti Piero Marrazzo, Andrea Vianello ed Edoardo Camurri. Come si sente Elsa Di Gati a essere la prima donna dopo vent’anni di regno maschile?

«Mah, non credo che il direttore abbia scelto in base al sesso. Anche se mi ha chiesto di mettere sempre i pantaloni…»

Scherza, ovviamente. Per inciso.

Ultimamente Mi manda Raitre non era andato così bene, perché riprovarci?

«Se la nostra sarà una scelta vincente lo dirà il pubblico, per ora ci basiamo sui fatti, ovvero le migliaia di mail ricevute durante l’estate».

E cosa chiede la gente?

«Di tutto. Le faccio un paio di esempi. Un signore ci pone una serie di domande e poi finisce dicendo che Mi Manda Raitre andrebbe santificato perché non potendo permettersi un avvocato, ha trovato noi».

Bene, e poi?

«Una signora anziana ci ha scritto perché è stata raggirata da una giovane ragazza. Credo le abbia portato via circa 900 euro. Ha scritto a me perché neanche i suoi figli la capirebbero. Mi manda Raitre ha conquistato l’immagine di programma che sta sempre dalla parte del cittadino. Dentro quelle lettere c’è il Paese reale».

La trasmissione andava in prima serata, ora è passata alle 10 del mattino, crede che sia una sorta di ridimensionamento?

«No, anzi, penso che si trasformi in una sorta di soap opera, è bello poter seguire tutti i giorni la sorte di quelli che hanno promesso senza mantenere. E poi ci saranno cambiamenti».

Per esempio?

«Per la prima volta sarà itinerante, avremo un pulmino che girerà l’Italia raccogliendo storie. Partiamo dalla Toscana».-

Perché dalla Toscana?

«Perché è al centro Italia. Staremo sul territorio per fare informazione e prevenzione».

Tiziana Leone

(nella foto Elsa Di Gati)