“BEST INK”: LUNGA VITA AL TATUAGGETTO
Il nostro blogger Matteo Maffucci è pazzo per il programma di tatuaggi di Sky Uno.
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Le mie notti insonni sono tornate, è riapparso il traffico, la lista di buoni propositi fatta e la depressione settembrina arriva come una brezza che ti colpisce proprio allo stomaco. Voglia di novità, di cambiamento, voglia di vedere qualcosa alla tv che non ho mai visto. Best Ink (Sky Uno) è stata la melatonina alle mie prime notti da sonnambulo. Una serie di concorrenti (12), tutti tatuatori professionisti, con storie personali tra il tragico e il ridicolo, ma con una splendida presenza scenica: si va dalla ragazza travestita da cantante dei Kiss al nerd, alla figona, fino all’ex detenuto con problemi di droga. L’aspetto affascinante e che crea dipendenza e che, anche se ormai il tatuaggio è diventato qualcosa di normalissimo, di ovvio, anzi, se non ce l’hai sei tu quello «stranone», io lo vivo ancora come un qualcosa di esotico.
Mi colpiscono i soggetti dei tatuatoti tipo: le facce da lupo in mezzo al petto grandi come un piatto, la pin up sul polpaccio che si taglia le vene, la cicatrice con sangue che sgorga dal polso, una tastiera di un pianoforte su tutto un braccio… ma che stiamo scherzando? Va bene tutto, ma non riesco davvero a capire la perversione di una persona che si sveglia la mattina, si guarda allo specchio e sul petto si trova tutto il cast di Balla coi lupi… per sempre. Detto questo, ho inserito Best Ink tra i programmi da registrare sul mio MySky, che da oggi chiameremo #lapiùgrandeinvenzionedopoilfuocoelaruota. Buon tatuaggetto a tutti!
(Nella foto la locandona di Best Ink)