Pubblicato il 05/09/2013, 15:34 | Scritto da La Redazione

“UN CASO DI COSCIENZA 5”, UNA FICTION CHE ANCHE GLI AMERICANI CI INVIDIANO

“UN CASO DI COSCIENZA 5”, UNA FICTION CHE ANCHE GLI AMERICANI CI INVIDIANO
In onda da domenica prossima in prima serata su Rai1, la fiction con Sebastiano Somma, è stata venduta anche nel mercato statunitense. Nel cast anche Vittoria Belvedere meta name=”news_keywords” content=”un caso di coscienza 5, vittoria belvedere, sebastiano somma, rai1“ La cronaca presa in prestito dalla realtà ha fatto di Un caso di coscienza una serie […]

In onda da domenica prossima in prima serata su Rai1, la fiction con Sebastiano Somma, è stata venduta anche nel mercato statunitense. Nel cast anche Vittoria Belvedere

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La cronaca presa in prestito dalla realtà ha fatto di Un caso di coscienza una serie di successo che dura da dodici anni. Comprato anche dal mercato statunitense dove Aurelio De Laurentiis voleva farne un remake, il serial con Sebastiano Somma nei panni del’avvocato Rocco Tasca torna in onda domenica in prima serata su Rai1 con la regia di Luigi Perelli.

La fiction servirà a consolare, di certo, quel pubblico che nella giustizia italiana non ripone la sua fiducia, Rocco affronta le cause i tribunale e le vince, la sua amica magistrato Giulia Longo (Vittoria Belvedere) riesce a infiltrarsi tra i camorristi del Nord Est italiano pronti a insediarsi nella parte ricca del Paese, l’amica ed ex fidanzata Alice (Loredana Cannata), determinata a diventare mamma ad ogni costo, ma senza un padre a disposizione, prova a realizzare il suo sogno in maniera “originale”. «La grande novità di questa serie – spiega il regista – è l’Italia in cui cominciamo a nutrire qualche speranza. Vogliamo raccontare vicende che ci stanno molto vicino». Nessun caso di cronaca specifico, niente nomi o riferimenti non casuali, la finzione è comunque il pane quotidiano del piccolo schermo, «perché qui – sottolinea lo sceneggiatore Andrea Purgatori – non facciamo un un’inchiesta, ma raccontiamo una storia con cui spieghiamo dei passaggi che possono essere sfuggiti a molti».

Qualche esempio? «Il fatto che la magistratura al Nord si sia attrezzata per affrontare oltre al lavoro quotidiano anche quello sulle infiltrazioni delle organizzazioni criminali. È notizia di oggi la richiesta di scioglimento di un Comune lombardo per infiltrazioni mafiose. Non era mai successo».

Ma non c’è solo tutto il male dell’Italia in questi sei nuovi episodi, fatti anche di sentimenti e buone intenzioni. «Senza alcuna intenzione di giustificare il male – dice Somma – cercheremo anche di capire cosa c’è dietro a chi agisce nel malaffare, non punteremo l’indice sulle istituzioni, ma vogliamo capire la disperazione che può portare al male. La forza di questa fiction è anche la sua umanità».

Appena entrata nel cast, Vittoria Belvedere torna in Rai dopo tre anni di assenza, causa maternità. «Giulia, il magistrato che interpreto è una donna molto determinata, apparentemente fredda, come se non avesse le sue fragilità – spiega l’attrice – Sono la nuova entrata nel cast, ma mi sono sentita accolta come in una grande famiglia, dopo tre anni di assenza per dedicarmi al mio ultimo nato è stata una bella sensazione».

Girata in Friuli Venezia Giulia, usando oltre 120 location e oltre mille comparse, la fiction, prodotta da Red Film è stata interamente realizzata in Italia. «Non c’è più bisogno di sentir dire che la nostra fiction è mediocre – conclude Laura Ippoliti, tra le firme delle sceneggiatura – Cominciamo a guardarla e criticarla con intelligenza, è una risorsa importante per raccontare questo Paese. Se siamo alla quinta stagione di Un caso di coscienza, significa che la gente ha bisogno di storie come questa».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Sebastiano Somma e Vittoria Belvedere)