Pubblicato il 02/09/2013, 12:29 | Scritto da La Redazione

IL SEGRETO DI BENEDETTA PARODI: «A TAVOLA SERVE BON TON»

IL SEGRETO DI BENEDETTA PARODI: «A TAVOLA SERVE BON TON»
In un’intervista al quotidiano ligure “Il Secolo XIX”, la conduttrice di Real Time racconta i suoi segreti a tavola. meta name=”news_keywords” content=”secolo xix, benedetta parodi, gavi, real time“ Rassegna stampa: Il Secolo XIX, pagina 23, di Ilaria M. Linetti. IL SEGRETO DI BENEDETTA: «A TAVOLA SERVE BON TON» Una domenica all’insegna della tradizione dei ravioli […]

In un’intervista al quotidiano ligure “Il Secolo XIX”, la conduttrice di Real Time racconta i suoi segreti a tavola.

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Rassegna stampa: Il Secolo XIX, pagina 23, di Ilaria M. Linetti.

IL SEGRETO DI BENEDETTA: «A TAVOLA SERVE BON TON»

Una domenica all’insegna della tradizione dei ravioli e del vino, per festeggiare i quindici anni della denominazione docg del grande bianco piemontese, è quella che propone la manifestazione “Di Gavi in Gavi”, che si svolge oggi nel paese in provincia di Alessandria alla scoperta anche degli undici comuni della denominazione e del Consorzio tutela del Gavi. Fra gli eventi principali c’è una cena su prenotazione, al 3475196276, seguita dallo spettacolo dei comici Chicco d’Oliva e Fabrizio “Giginho” Casalino di Colorado Cafè. La madrina della manifestazione è poi una vera conoscitrice della cucina del Basso Piemonte: e cioè la giornalista Benedetta Parodi che sarà insignita, per l’occasione, del titolo di “Cavaliere del Gavi e del raviolo”. Meglio il vino o i ravioli? «Non si può scegliere. Uno, senza l’altro, soffre di solitudine. Un buon piatto, senza un buon vino, perde il 50 per cento del suo valore». Pensa che l’abbinamento col vino giusto, in una cena, sia molto importante? «Non sono una vera esperta, anche se posso dire che amo molto i vini piemontesi. Non mi avventuro ad abbinare il vino rosso col pesce perché è la scelta difficile. Ho i miei gusti; per esempio non amo i vini fruttati con le portate di mare, soffro se mi portano in regalo una bottiglia scadente, o che sa di tappo, o se mi servono uno spumante caldo. Non arrivo, però, a saper dire se un abbinamento è sbagliato». Lei è originaria di Alessandria. I prodotti della sua terra sono importante nella sua cucina? «Sì, i piatti piemontesi sono stati sviscerati in tutti i miei libri di ricette. Porto sempre parte della mia terra in tutto quello che faccio». Ha qualche ricordo particolare legato a Gavi? «Frequento di più l’ovadese, ho una casa a Carpeneto, ma è un paese bellissimo e sono contenta di poter portare per la prima volta i miei bambini a vederlo. Loro sono anche un po’ milanesi, e voglio che vedano i luoghi dove sono nati i ravioli. La pasta fatta in casa è una delle mie passioni».

C’è un’altra cucina che le stesa cuore come quella piemontese? «Nel cuore ho forse quella romagnola: vado da tanti anni là in vacanza e hanno una vera e propria passione per il cibo». In arrivo per la prossima stagione, su Real Time, ha un talent show: The Great Bake off. «Io non cucinerò ma amo vedere i talent ben fatti con concorrenti e giudici capaci: sarà stimolante vedere come lavorano questi aspiranti pasticceri, che sono già molto bravi. Si tratta di pasticceria tradizionale, spero che ci sia anche la torta di mele perché è la mia preferita». Quindi niente “cake design”, la grande moda del momento. «Io preferisco la tradizione, che permette di fare davvero grandi cose. Al di là del divertimento di decorare le torte, che è un po’ come fare decoupage, il cake design mi annoia un po’. Dopo “Bake off”, comunque, tornerò in un programma dietro i fornelli». Per lei che nelle sue trasmissioni si è sempre occupata di tutti gli aspetti della cucina, che cosa conta di più in una cena? «Penso che l’aspetto più importante sia mettere gli ospiti a loro agio. E importante sapere chi inviti e, ad esempio, se sia più indicata una tavola sofisticata o se rischi di far confondere gli invitati anche solo con le forchette».